GOFFREDO di Vendôme
Trattatista medievale, nato verso il 1070 ad Angers, dove morì nel 1132. Ancora fanciullo, entrò nel monastero della Trinità di Vendôme, dove abbracciò la regola benedettina. Il 21 agosto del 1093 fu eletto abate di questo monastero; ma venuto a conflitto con il vescovo di Chartres, si recò a Roma, dove ottenne piena soddisfazione. Fu in tale circostanza che aiutò Urbano II a riscattare dalle truppe dell'antipapa Guiberto il palazzo Laterano e la torre dei Crescenzî. Dotto e intrepido nella fede, G. prese parte attiva alla vita cattolica del tempo, e lasciò un importante epistolario, parecchi trattati di esegesi biblica e di diritto canonico, qualche inno sacro e alcune prediche. Le opere di G. furono riunite da J. Sirmond, Parigi 1610, e riprodotte dal Migne, Patr. Lat., CLVII, coll. 9-290.
Bibl.: L. Compain, Étude sur G. de V., Parigi 1891; E. Sackur, Die Briefe G. v. V., in Neues Archiv, XVII (1892); B. Heurtebize, in Dict. de théol. cath., VI (1924), coll. 1229-30.