GOFFREDO di Auxerre (o di Chiaravalle)
Studiò nel 1140 sotto Abelardo a Parigi, donde egli seguì come cisterciense S. Bernardo a Chiaravalle. Ivi divenne segretario del santo, che accompagnò nel 1145 nel suo viaggio in Linguadoca, nel 1146 nella sua predicazione della crociata attraverso la Germania, e altrove. Nel 1148 prese parte al concilio di Reims e alle discussioni con Gilberto Porrettano. Fra gli anni 1162-1165 era abate di Chiaravalle; ma depose la carica per recarsi a Cîteaux (Cistercio), ove ricevette la dignità abbaziale di Fossanova, che nel 1176 lasciò per quella di Altacomba. Morì dopo il 1188.
G. offre una delle testimonianze più importanti per la vita di S. Bernardo, ed è suo biografo eccellente. A lui si deve la prima raccolta delle lettere di S. Bernardo. Guglielmo di Saint-Thierry utilizzò per il primo libro della sua Vita Prima il materiale raccolto da G. Questi scrisse poi i libri III-V (Patrol. Lat., CLXXXV, coll. 301-368), la terza parte del libro VI (ibid., coll. 395-416) e la Vita tertia (ibid., coll. 523-530) e anche la narrazione dei miracoli compiuti da S. Bernardo in Linguadoca (ibid., 573-588). È di G. pure una narrazione dell'accusa di eresia mossa contro Gilberto Porrettano e della sua discussione presso la commissione aggiunta al concilio di Reims (Libellus contra capitula Gilberti Pictaviensis episcopi, ibidem, coll. 595-613): ivi egli sostiene S. Bernardo da un punto di vista poco sereno e unilaterale. Gli viene ancora attribuito lo scritto: De contemptu mundi (registrato fra le opere di S. Bernardo, in Patrol. Lat., CLXXXIV, coll. 1313-1316).
Bibl.: G. Hüffer, Der hl. Bernard von Clairvaux, I, Münster 1886, pp. 13-142; E. Vacandard, La vie de Saint Bernard, Parigi 1895, I, pp. XI-XL; ii, pp. 327-343; B. Heurtebize, in Dict. de théol. cath., VI, coll. 1227-1228.