GODAVARI (A. T., 93-94)
Fiume dell'India Anteriore, tributario del Golfo di Bengala, lungo 1345 km. e avente un bacino di 281 mila kmq. Nasce a 1000 m. s. m. nei Ghati occidentali, a breve distanza dal Golfo Arabico, nelle vicinanze di Trimbak (distretto di Nasik), ove una leggenda assai diffusa lo considera come un ramo sotterraneo del Gange. La direzione del corso è da NO. verso SE.; nel tratto superiore esso scorre nell'altipiano con lievi pendenze scavando il suo letto nel Cretacico superiore, mentre nel corso inferiore con magnifiche gole attraversa le rocce antiche dei Ghati orientali, dopo aver ricevuto alcuni importanti affluenti: da destra il Manjra e da sinistra il Pranhita. Nel bacino di questo, come pure nel medio corso del Godavari si trova un ampio deposito carbonifero, di facile sfruttamento. La piovosità del bacino è minima presso le sorgenti e poi via via in aumento, con un massimo di 1000 mm. presso il delta; le maggiori precipitazioni si hanno da giugno a settembre e così pure le maggiori portate. Il fiume, che nel corso inferiore è navigabile per piroscafi aventi un pescaggio massimo di 4 m., ha formato un grande delta, ampio 3000 kmq., che si spiega sia con la grande quantità di sedimenti, sia con un leggiero sollevamento della costa. Presso il delta gli Europei impiantarono alcuni dei loro primi stabilimenti e la Francia possiede ancora lo scalo di Yanaon. Mediante grandiosi lavori d'irrigazione, connessi a un importante serbatoio (lungo 4 km., largo 40 m.), fatto costruire da sir Arthur Cotton, il delta è ora coltivato a riso, cotone, palme. Nella zona più prossima alla costa si estende una striscia di dune. La portata del fiume è in piena di 3400 mc. al secondo; nei periodi normali di 850 mc.