GOCEANO (A. T., 27-28-29)
Regione della Sardegna centrale, in provincia di Sassari, parte del Logudoro. Il nome le venne dal castello di Goceàno, che sorge su un colle nelle vicinanze del paese di Burgos e che nel 1339 divenne centro d'una contea: il re d'Italia ha fra gli altri titoli quello di conte di Goceano. Ne fanno parte i comuni di Anela (36,96 kmq., 1224 abitanti nel 1931), Benetutti (94,53 kmq., 2637 abitanti), Bono (108,30 kmq., 5192 ab.), Bultei (96,61 kmq., 2344 ab.), Burgos (36,55 kmq., 2349 ab.), Illorai (57,04 kmq., 1650 ab.); inoltre al Goceano nell'uso viene aggregato il comune di Nule (51,80 kmq., 1904 ab.). Complessivamente sono 481,79 kmq., con 17.300 abitanti. La dorsale del M. Rasu (1259 m.), diretta da NE. a SO., e la valle del Tirso, che ha in questo tratto la stessa direzione e che si apre ampiamente, formano il territorio. Tranne Nule, che sorge sul ciglio dell'altipiano granitico di Bitti, e Benetutti, ai piedi di questo, a E. del fiume, gli altri paesi sorgono, a breve distanza l'uno dall'altro, sulle pendici orientali della dorsale, che si prolunga poi oltre il Goceano con il Marghine.
Il territorio è fertile, specialmente nella pianura, sebbene alquanto malarico e non molto coltivato. I boschi sono stati nell'ultimo secolo in gran parte distrutti, ma in alcune zone abbondano querce, elci, roveri e ulivastri. L'allevamento del bestiame forma l'occupazione principale. In territorio di Anela sgorgano copiose sorgenti termali. Numerosi i nuraghi. Il dialetto logudorese che vi si parla è forse la forma più pura del sardo.