CARBONE, Gneo Papirio (Cn. Papirius Cn. f. Cn. n. Carbo)
Figlio del console del 113. Tribuno della plebe nel 92 a. C., o poco prima, provocò agitazioni in Roma. Nell'87 comandava uno dei quattro corpi dell'esercito di Mario e Cinna, che assediavano Roma. Difese nell'86 in un processo il giovane Pompeo. Console con Cinna nell'85, armò un esercito per combattere Silla che conduceva in Oriente la guerra contro Mitridate; e quando il senato ordinò ai due consoli di cessare dagli armamenti, essi invece, fattisi proclamare consoli per l'84, iniziarono il trasporto dell'esercito sulla sponda orientale dell'Adriatico per marciare contro Silla. Cinna fu però ucciso subito dai suoi stessi soldati; e C. ordinò allora all'esercito di ritornare in Italia, dove egli continuò a governare da solo preparando la resistenza contro Silla. Fattosi nominare per l'83 proconsole della Gallia Cisalpina, marciò con i due consoli dell'anno, Scipione e Norbano, contro Silla sbarcato a Brindisi ma dopo i primi rovesci, ritornò a Roma e fece dichiarare nemici della patria i senatori passati a Silla. Fu sospettato anche come autore dell'incendio scoppiato in quei giorni sul Campidoglio. Eletto console per la terza volta per l'82 con C. Mario il giovine, che prese il comando nel settore campano della lotta, C. capitanò le forze democratiche sul teatro nord-orientale, con base a Rimini, contro Q. Metello Pio e Pompeo, che occupavano il versante orientale dell'Appennino sino all'Esino. Quando Silla, battuto Mario e obbligatolo a rinchiudersi a Preneste, prese Roma, C. valicò l'Appennino e portò la guerra in Etruria tentando di recare aiuto a Mario. Egli si scontrò con lo stesso Silla a Chiusi in una battaglia d'esito incerto; ma riusciti vani i suoi tentativi di sbloccare Mario, ritornò nell'Italia superiore e, sconfitto nell'Emilia, se ne fuggì in Africa; ma passato quindi in Sicilia, fu fatto prigioniero da Pompeo, che lo fece uccidere a Lilibeo.
Bibl.: W. Drumann-P. Gröbe, Geschichte Roms, II, Lipsia 1902, p. 392; IV, 1906, p. 336; T. Mommsen, Storia di Roma (trad. di L. di S. Giusto), II, Torino 1904, p. 257 seg.; W. Ihne, Geschichte Roms, V, Lipsia 1879, p. 356 seg.; C. Neumann, Gesch. Roms während des Verfalles der Republik, I, Breslavia 1881, pp. 550, 573 seg., 583 seg.; C. Lanzani, Mario e Silla, Catania 1915, passim; M. A. Levi, Silla, Milano 1924, passim.