FULVIO Centumalo, Gneo (Cn. Fulvius Cn. f. Cn. n. Maximus Centumalus)
Fu nominato console insieme con L. Cornelio Scipione Barbato nel 298 a. C., agl'inizî cioè della terza guerra sannitica, e secondo Livio (X, 12) fu inviato nel Sannio, ove avrebbe preso la capitale Boviano e Aufidena, meritando l'onore del trionfo de Samnitibus. Secondo Frontino, che lo chiama Nobiliore (Strat., I, 6,1-2; 11, 2), guidando l'esercito ex Samnio in Lucanos avrebbe scansato le insidie tesegli dal nemico, e finalmente secondo gli atti trionfali avrebbe trionfato non soltanto dei Sanniti ma anche degli Etruschi. È noto invece, che, secondo l'elogio di Scipione Barbato, fu questi che combatté e vinse nel Sannio e nella Lucania. Forse la tradizione più antica registrava i fatti senza i nomi. Secondo Livio, F. prese parte anche alle operazioni del 295 a. C. Nel 263 a. C. ebbe, secondo i Fasti Capitolini, la dittatura clavi figendi causa.
Bibl.: E. Groag, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col 264; G. Beloch, in Riv. di st. ant., IX (1904), p. 277; id., Röm. Gesch., Berlino e Lipsia 1926, p. 431 segg.; G. De Sanctis, St. dei Rom., II, Torino 1907, p. 351 segg.