PISONE, Gneo Calpurnio (Cn. Calpurnius Cn. f. Cn. n. Piso)
Figlio di un omonimo P. console nel 23 a. C. Fu sotto Augusto triumviro monetale, console ordinario nel 7 a. C., governatore della Spagna Citeriore e dell'Africa. Nel 17 d. C. Tiberio lo nominò legato di Siria per porlo accanto a Germanico, affinché lo consigliasse e impedisse che il giovane principe si abbandonasse a una politica contraria a quella da lui desiderata. Sia per il carattere orgoglioso e violento di P., sia per le tendenze politiche opposte scoppiò inevitabilmente fra i due un conflitto, che fu acuito anche dalla rivalità di Plancina, moglie di P., con Agrippina. P., che nel 18 aveva preceduto Germanico in Siria e si era guadagnato il favore delle legioni, cominciò col disobbedire all'ordine di Germanico d'inviare truppe in Armenia. Il convegno di Cirro segnò l'aperta rottura fra i due. Quando di ritorno dall'Egitto nel 19 Germanico trovò che P. aveva abolito o del tutto modificato le sue disposizioni, la situazione divenne tale che P. si accinse ad abbandonare la Siria; lo trattenne dapprima la malattia di Germanico, ma poi quando questi gli disdisse formalmente l'amicizia partì. Informato presso Cos della morte di Germanico, volle riconquistare con la forza il governo della Siria, già affidato a Gneo Senzio Saturnino, ma il tentativo fallì. Nel 20 si recò a Roma a difendersi dalle accuse; nel processo in senato gli riuscì di liberarsi da quella di avere avvelenato Germanico; restava però, fra le altre, la colpa vera e molto grave della guerra civile nella provincia. Dato l'atteggiamento imparziale di Tiberio, P., che vedeva avverso il senato, ostile il popolo e si sentiva abbandonato dalla moglie, si credette perduto e si uccise. Tiberio intervenne a favore della moglie e dei figli.
Bibl.: E. Klebs, Prosopographia Imperii Romani, I, Berlino 1897, p. 230, pp. 281-282; Groag, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, coll. 1380-1382; Supplem. I, col. 271; II A, coll. 1529-30; Drumann-Groebe, Geschichte Roms, II, Lipsia 1902, pp. 73-75; cfr. M. Geltzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, coll. 452-57, 500-503; F. B. Marsh, The Reign of Tiberius, Oxford 1931, pp. 88-104 e passim; E. Ciaceri, Processi politici e relazioni internazionali, Roma 1918, p. 272 segg.; id., Tiberio, Milano-Roma-Napoli 1934, passim.