GLOSSOLALIA (dal gr. γλῶσσα "lingua" e λαλιά "cicaleccio")
Esercizio o giuoco spontaneo della favella, che conia parole e filastrocche di sillabe insensate. S'osserva normalmente nei bambini quasi come uno sfogo della funzione nascente. Più tardi, nei giuochi infantili e fanciulleschi, parole e frasi glossolaliche assumono il valore d'una parola d'ordine, d'un invito, d'un mistico comando. Frasi glossolaliche, ritmiche o rimate, miste a parole sensate, compongono certe filastrocche tradizionali che gli adulti ripetono ai bambini, e s'adoperano anche dagli adulti nei ritornelli delle canzoni. La glossolalia si può presentare episodicamente, come fenomeno morboso, in deliranti mistici che si credono dotati d'una miracolosa xenoglossia. In certi casi di demenza dissociativa (demenza precoce, schizofrenica), la dissociazione della favella va fino alla formazione d'uno pseudo-linguaggio insensato (pseudolalia), che è strettamente affine alla glossolalia infantile.
Per il dono delle lingue, o glossolalia, v. carisma (IX, p. 24).