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GLOMERIDI

di Filippo Silvestri - Enciclopedia Italiana (1933)
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GLOMERIDI (lat. scient. Glomeroidea)

Filippo Silvestri

Miriapodi Chilognati (v.), così chiamati (dal lat. glomus "gomitolo") per avere la facoltà di potersi avvolgere a palla in modo simile agli Armadilli. Il corpo è breve, ha, dietro il capo, il collo e dieci o undici tergiti, dei quali il primo molto più sviluppato degli altri e l'ultimo in forma di calotta, che copre il capo e il collo quando l'animale si ravvolge a palla; ventralmente ha dieci paia di paratergiti e piccoli sterniti con zampe in numero di 17 paia, dietro alle quali, nei maschi, esistono altre due paia trasformate in appendici copulatorie più o meno modificate. Il capo ha brevi antenne, di regola piccoli occhi e sempre un organo di Tömösváry bene sviluppato a forma di ferro di cavallo o simile. In molti di essi esistono, dal terzo al penultimo segmento, ghiandole odorifere che hanno lo sbocco dorsalmente avanti il margine dei tergiti indicati.

Le Glomeridi vivono fra detriti vegetali o nell'humus mescolato a sassi o sotto pietre, e depongono le uova in modo assai particolare: fatto uscire un uovo da una delle due vulve situate alla base del 2° paio di zampe, lo fanno rotolare con l'aiuto di queste fino all'apertura anale dove lo circondano con strato di terriccio emesso almeno in parte dall'ano stesso e poi lo lasciano sul suolo. I Glomeridi finora noti sono diffusi, in buon numero di specie, dall'Equatore alle parti settentrionali dell'Asia, per l'Europa, per l'Africa mediterranea (non per il resto di essa); nell'America Settentrionale e Centrale ve ne sono poche specie. In Italia ne esistono pochi generi e una trentina di specie.

Vocabolario
glomèridi
glomeridi glomèridi s. m. pl. [lat. scient. Glomeridae, dal nome del genere Glomeris, der. del lat. class. glomus -mĕris «gomitolo»]. – In zoologia, famiglia di miriapodi chilognati che vivono tra i detriti vegetali e nell’humus: hanno...
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