globo
glòbo [Der. del lat. globus] [ALG] Denomin. generica di un solido sferoidale e della superficie che lo limita. ◆ [STF] [ASF] G. celeste: rappresentazione della volta celeste su una superficie sferica in auge nel lontano passato, sinché, nel 18° sec., non fu completamente sostituita dalla carte celesti. G. celesti furono costruiti da quasi tutti i grandi scienziati dell'antichità, ma ce ne sono pervenuti pochi; il più antico pare sia stato quello di Eudosso di Cnido (4° sec. a.C.); come g. notevoli sono ricordati quelli di Archimede (3° sec. a.C.) e di Ipparco di Nicea (2° sec. a.C.); il g. più antico pervenutoci è l'Atlante Farnese del Museo di Napoli (3° sec. a.C.). Ci sono pervenuti invece molti g. costruiti da astronomi arabi nel Medioevo, ai quali si rifecero i costruttori successivi, fra i quali furono tutti gli astronomi di una certa importanza (T. Brahe, G. Mercatore, ecc.); per il loro realismo sono da ricordare il g. costruito da A. Oleario nel 1654, di ben 3.5 m di diametro, e quello costruito poco dopo (1684) da M.V. Coronelli, di 3.85 m di diametro, fatti in modo che si potesse entrare dentro e osservare le costellazioni disegnate sulla superficie interna. ◆ [GFS] G. terrestre: sfera rappresentante la Terra e le particolarità della sua superficie. G. terrestri, a differenza di quelli celesti, furono poco in uso presso gli antichi; essi furono pratic. inventati dagli Arabi nel Medioevo e conobbero una grande fioritura dopo la scoperta dell'America e le successive grandi scoperte geografiche. Sono tuttora ritenuti validi strumenti didattici.