GLICERIO (Glycerius)
Imperatore d'Occidente dal 473 al 474. Dopo la morte di Olibrio (2 novembre 472), Gundobado, nipote e successore di Ricimero, indusse G., ufficiale della corte di Olibrio, a prendere la porpora. In mezzo a tumulti e a pericoli esterni poté reggersi più di un anno. Però l'imperatore d'Oriente Leone non solo non lo riconobbe, ma preparò anche una spedizione contro di lui, che fu affidata a Giulio Nepote. L'isolamento di G. fu completato dalla repentina partenza di Gundobado dall'Italia. Giulio Nepote sbarcò nel giugno a Ravenna, dove fu creato Cesare e donde G. fuggì. A Porto G. fu raggiunto e fatto prigioniero da Giulio Nepote, che lo fece consacrare vescovo di Salona (19 o 24 giugno). Ivi era ancora vivo nel 480, quando fu ucciso Giulio Nepote, uccisione che non è improbabile sia stata in parte causata dalle sue mene.
Bibl.: L. Cantarelli, Annali d'Italia dall'a. 455 all'a. 476 d. Cr., in Studi e Documenti di storia e diritto, XVII (1896), p. 110; F. Gabotto, Storia dell'Italia occidentale nel Medioevo, Pinerolo 1911, pp. 293 e 666; O. Seeck, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, coll. 1467-68; G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia (395-1024), Milano s.a., p. 88.