GLEIWITZ (A. T., 51-52)
Città industriale dell'Alta Slesia (distretto di Oppeln), 145 km. SE. di Breslavia, 220 m. s. m., sulle rive del Klodnitz e del canale navigabile di Klodnitz (entrambi confluenti presso il porto fluviale di Kosel nell'Oder), in una regione boscosa che costituisce la parte occidentale della piattaforma dell'Alta Slesia, la quale ricopre uno dei più importanti distretti carboniferi d'Europa (strati carbonici ricoperti da terreni triassici, contenenti minerali di zinco e di ferro). Il centro della città, di forma ellittica, ha pianta regolare (vie che si tagliano a forma di graticola); essa si è poi sviluppata specialmente a N. e a S. e più di recente (1927) sono stati aggregati diversi comuni (Zernik a NO.; Sosnitza a E.; Ellguth Zabrze a SE.; Richtersdorf a O.). Gleiwitz contava 20 mila ab. nel 1890, 52 mila nel 1900, 66.981 nel 1925, saliti dopo le aggregazioni a 82 mila; di essi circa un terzo sono di parlata polacca e per cinque sesti sono cattolici. Diventata prussiana nel 1742, già nel 1794 fu fondata la società Gleiwitzer Hüttenwerke (che riunita con altre imprese si è poi trasformata nelle Vereinigte Obersch Hüttenwerke, che impiegano 12 mila operai); essa ha avuto grande importanza nello sviluppo industriale della zona che, dopo la costruzione della rete ferroviaria, nella quale Gleiwitz formò il nodo di raccordo verso ponente di molte linee del distretto carbonifero, si estese ben presto alla fonderia, alla fabbricazione di tubi, cavi, vetri, carta. Ora la città è vicinissima al confine polacco.