GLAUCHAU (A. T., 53-54-55)
Città della Sassonia occidentale (nel distretto di Chemnitz, 32 km. a O. di questa città), posta nella valle della Mulde (16 km. N.-NE. di Zwickau), molto importante come centro tessile (soprattutto lavorazione della lana). Sorta in territorio abitato da Slavi, colonizzato dalla famiglia Schönburg, ricordata come città la prima volta nel 1219 col nome di Grabow, Glauchau, anche a prescindere dallo sviluppo più recente verificatosi verso nord (1840-1880: creazione del sobborgo detto di Chemnitz) e verso la stazione ferroviaria (apertura della linea Chemnitz-Zwickau: 1858) presenta una pianta piuttosto complicata in cui è possibile scorgere 3 fasi d'ingrandimento con parti distinte che diminuiscono d'antichità da oriente verso occidente, e cioè l'antico mercato (a SO. del quale è il castello degli Schönburg), e nella zona più bassa, su un'isoletta, prima una parte irregolare, poi un'altra regolare. Le antiche fortificazioni furono abbattute nel 1928. Gli abitanti, che erano 1600 nel 1630 e 3000 nel 1800, sono aumentati a 13.081 nel 1855 e 22.036 nel 1871; essi sono ora, dopo l'aggregazione del sobborgo di Gesau (i aprile 1925) 27.403. Esistono 1682 imprese industriali con 11.848 operai e 1265 artigiani.