GLASTONBURY (A. T., 47-48)
Abbazia benedettina nella contea di Somerset (Inghilterra). È il più antico monastero inglese e la sua data di fondazione è forse da assegnarsi al sec. VI. Aveva prima una regola irlandese, e dopo accettò quella benedettina. Distrutta dalle incursioni dei Danesi, fu restaurata da Dunstano, che nel 946 ne divenne abate. Nel 1082 furono ricostruiti la chiesa e il convento, che dopo un incendio furono rinnovati magnificamente nel 1184 da Enrico II. Luogo di pellegrinaggio, d'arte e di scienza, fornita di ricchi possedimenti, l'abbazia godette fino alla Riforma di grande prosperità. Nel 1539 il suo ultimo abate Whyting fu ucciso da Enrico VIII e il monastero distrutto.
Delle rovine dell'abbazia la cappella di S. Maria, prima isolata, più tardi congiunta con la facciata occidentale della chiesa costruita nel 1184, è la parte meglio conservata: di forma rettangolare, con una torre quadrata a ogni angolo, è ornata di arcature intrecciate e ha un portale riccamente intagliato. Della chiesa, costruita in gran parte nel sec. XIII, sono rimasti solo pochi tratti, principalmente del coro. La cucina dell'abate (1435), costruzione quadrata con contrafforti rotondi, tetto ottagonale e lanterna, ha resistito alla distruzione generale.
Bibl.: R. Willis, Architectural History of Glast. Ab., Cambridge 1866; F. Bligh Bond, Architectural Handbook to Glast. Ab., 4ª ed., Londra 1925; A. le Strange Campbell, The glories of Glastonbury, Londra 1927.