GIUSTO
. Famiglia di scultori italiani (il loro nome era Betti), trasferitasi in Francia (dove sono chiamati Juste) probabilmente nel 1504. Era composta di tre fratelli: Antonio, Giovanni e Andrea che fissatisi a Tours, scultori del re, furono naturalizzati nel 1513.
Antonio nacque nel 1479 a Corbignano presso Settignano, morì a Tours nel 1519. Con Giovanni eseguì (1507) la tomba del vescovo Tommaso James (Dol, cattedrale). Nel 1508 e 1509 lavorò a Gaillon dodici figure di apostoli in alabastro per la cappella del castello, un busto del cardinale d'Amboise e altre cose. Dal 1516 collaborò con Giovanni alla tomba di Luigi XII (Saint-Denis).
Giovanni nacque presso Firenze nel 1485, morì a Tours nel 1549. È il più notevole fra i tre fratelli. Dopo aver lavorato alla tomba del vescovo di Dol, si fissò a Tours. Intraprese nel 1516 il mausoleo di Luigi XII e di Anna di Bretagna, con l'aiuto del fratello Antonio; nel 1531 si recò a Saint-Denis per collocarvi il monumento terminato. Nel mausoleo un basamento con bassorilievi e figure di virtù cardinali sostiene un'edicola sulla quale stanno in atto di pregare le statue del re e della regina (attribuite a bottega francese). Sotto l'edicola sono le due figure giacenti dei defunti, e dodici statue degli apostoli all'intorno. Giovanni eseguì poi a Tours numerose opere ora distrutte: nel 1532-39 per la cappella del castello d'Oiron (Deux-Sèvres), la tomba di Artus Gouffier e quella di Filippo Montmorency (oggi nella parrocchiale d'Oiron).
Andrea, nato in Italia fra il 1482 e il 1487, partecipò certamente ai lavori dei fratelli.
Giusto di Giusto, figlio di Antonio, nato e morto a Tours (1505-1559), allievo di suo zio Giovanni, collaborò probabilmente alla tomba di Luigi XII. Nel 1529 lavorava per Francesco I (un Ercole e una Leda). Scultore del re, si recò a Fontainebleau, pare nel 1531. Lavorò nel 1535 e nel 1536 agli stucchi della grande galleria.
Giovanni II, figlio di Giovanni, morì a Tours tra il 1577 e il 1579. Egli collaborò col padre alla tomba del castello d'Oiron, per la cui chiesa eseguì il mausoleo di Claudio Gouffier e della prima consorte, Jaqueline de la Tremoille (fu pagato nel 1558). Gli si attribuiscono a Oiron la tomba dell'ammiraglio Bonnivet e quella di Gui d'Espinay a Champeaux in Bretagna. Nel 1560 collaborò a Tours ai lavori in onore dell'entrata di Francesco II. Nel 1561 eseguì una fontana sulla piazza de la Foire-le Roi (scomparsa).
I G. portarono in Francia la decorazione del Rinascimento italiano del sec. XV e un senso molto pittorico della scultura, in cui le ombre assumono lo stesso valore che in un quadro (paesaggi a rilievo della tomba di Luigi XII).
Bibl.: A. de Montaiglon e G. Milanesi, La famille des J. en Italie et en France, Parigi 1877; A. de Montaiglon, Post-scriptum aux J., in Gaz. des beaux-arts, (1877), I, pagine 221-24; id., Nouv. docum. sur la famille des J., in Nouv. arch. de l'art franç., s. 2ª, I (1879), pp. 8-10; P. Vitry, Michel Colombe et la sculpture française de son temps, Parigi 1901, pp. 204-17; id., Les apôtres d'Ant. J. à la chapelle du château de Gaillon, Caen 1901 (estratto dal Bull. mon., XLVII, p. 850 segg.); H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIX, Lipsia 1926 (con ampia bibl.).