TURRISI COLONNA, Giuseppina
Poetessa, nata a Palermo il 2 aprile 1822, ivi morta il 17 febbraio 1848. Educata in ambiente elevatissimo, studiò poi sotto la guida di Giuseppe Borghi che voleva darle indirizzo classicheggiante; ma ella reagì col suo temperamento romantico così spontaneamente da meritare le lodi di valenti letterati. Sposò nel 1847 Giuseppe De Spuches.
Volse l'animo fino da giovinetta ai destini della patria e incitò con liriche appassionate gl'Italiani alla libertà. Dopo alcune esercitazioni poetiche fatte sotto la guida del Borghi nella manzoniana forma di inni sacri, scrisse liriche di più libero movimento, seguendo spiriti foscoliani e leopardiani. Si notano nei suoi canti rapimenti dell'anima, estasi religiose, visioni popolate d'eroi, rimembranze appassionate, sentimenti delicati, sdegni generosi; argomenti che nascono dal suo cuore di giovinetta e dal suo mondo di affetti familiari; ma anche argomenti tolti alla storia, alle tradizioni religiose, sui quali ella ricama ottave e strofe facili e armoniose, ma di scarso rilievo artistico. Il suo mondo è un mondo alto e generoso, ma la poetessa si lascia vincere da facile verbosità e superficiale musicalità. Il suo poeta preferito è il Byron, al quale dedica numerosi componimenti, e ciò si spiega con quel suo bisogno di fantasticare avventure e creature d'eccezione, alle quali la sua vita, trascorsa nella serena e sorvegliata pace familiare, era completamente negata. La sua cultura è documentata anche dalle traduzioni da Bione, da Callimaco, da Ovidio, da Byron, da Young. Cfr. le Poesie, a cura di F. Guardione (Firenze 1915).
Bibl.: A. Conti, Letteratura e patria, Firenze 1892, pp. 236-266; G. Zanella, Scritti vari, ivi 1877, p. 294 segg.; Il pensiero civile di G. T.-C., a cura e con proemio di F. Guardione, Palermo 1922.