ZAIS, Giuseppe
Pittore, nato a Canale d'Agordo (Belluno) il 22 marzo 1709, morto a Treviso nel 1784. Della sua vita risulta solo che dal 1748 al 1768 fu iscritto nel libro della Fraglia veneziana dei pittori e nel 1774 venne eletto a far parte dell'Accademia di Venezia alla quale fin dal 1765 aveva presentato un paesaggio, tuttora conservato. Operando a Venezia come paesista, lavorò molto per i privati amatori, specie per il console Smith. Nelle sue tele appare la diretta discendenza dall'arte di Marco Ricci, che probabilmente il giovane Z. conobbe di persona. Studiò ad ogni modo le opere di quel maestro e altresì quelle del fratello Sebastiano e fu in contatto con i paesisti ricceschi, presentando affinità con taluno di essi come Michele Marieschi e Antonio Diziani. Risentì poi dell'arte dello Zuccarelli, operante a Venezia verso il 1735 e successivamente: in particolar modo nei motivi pastorali e, più intimamente, nel passaggio da un chiaroscuro marcato e da un colore terroso a una diffusa luminosità e a una più gaia intonazione. In tale passaggio (che d'altra parte risponde a una generale tendenza del gusto coevo) si può indicare lo sviluppo dello Z. e in modo analogo nel sentimento delle sue vedute paesistiche, che da schietto e forte, quale si nota nei quadri del museo di Padova, diventa prezioso e ricercato, come in quelli della Pinacoteca di Vicenza. Sue opere importanti, oltre che a Padova e a Vicenza, sono nelle Gallerie di Venezia, nella Villa Nazionale di Stra, nella National Gallery di Londra e in diverse altre raccolte pubbliche e private. Il Museo civico di Venezia e la collezione Albertina di Vienna conservano alcuni suoi interessanti disegni.
Bibl.: L. Lanzi, Storia pittorica, ecc., 5ª ed., voll. 3, Firenze 1834, p. 239; G. Fogolari, L'Accademia veneziana, ecc., in L'Arte, XVI (1913); G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano-Roma s. a. (1926); G. Fiocco, La pittura veneziana del Seicento e Settecento, Verona 1929; G. Delogu, Pittori veneti minori del Settecento, Venezia 1930 (con bibl.).