VERONESE, Giuseppe
Matematico, nato a Chioggia il 7 maggio 1854, morto a Padova il 17 luglio 1917. Compiuti gli studî tecnici, accettò un piccolo impiego a Vienna e dopo un anno si iscrisse al Politecnico di Zurigo, dove risentì soprattutto l'influsso di W. Fiedler. Di là, dopo essere entrato in corrispondenza con L. Cremona, si trasferì a Roma per laurearvisi. Assistente all'università di Roma per quattro anni, fu poi a Lipsia nell'anno 1880-81 a perfezionarsi presso F. Klein; e nel 1881 conseguì nell'università di Padova la cattedra di geometria analitica, da lui tenuta (insieme con quella di geometria superiore) fino alla morte. Deputato al parlamento per il collegio di Chioggia nella XX legislatura (1897-1900), nel 1904 fu nominato senatore del regno.
Il V. è stato uno dei fondatori della geometria proiettiva degl'iperspazî, da lui concepita in modo autonomo e sistematico, a differenza di quanto avevano fatto i suoi predecessori; si può caratterizzare col nome del V. una concezione concreta dei punti come elementi della geometria proiettiva iperspaziale, e soprattutto l'uso sistematico delle operazioni di proiezione e di sezione, alle quali vengono assoggettate le figure iperspaziali. Oltre che fondatore il V. è stato valente cultore di tale ramo della geometria nel periodo del suo più rigoglioso sviluppo, legando tra altro il suo nome a quella superficie del veronese che ha una parte così notevole nella geometria dello spazio a cinque dimensioni (v. iperspazio). Il V. ha poi portato, coi suoi Fondamenti di Geometria, contributi molto importanti allo studio delle questioni che si presentano nella fondazione logica dei principî della geometria; dove si notano particolarmente la prima costituzione di una geometria non archimedea, da cui risulta l'indipendenza logica del postulato di Archimede dagli altri postulati della geometria elementare (v. geometria, n. 11, infinito: L'infinito attuale), e una trattazione della teoria dell'uguaglianza delle figure, indipendente dalla nozione di movimento rigido. Idee originali sui fondamenti della geometria si trovano anche in altri lavori del V., e a tali sue vedute critiche sono ispirati gli Elementi di geometria (Verona-Padova 1897), da lui scritti, per le scuole medie, in collaborazione con P. Cazzaniga.
Opere principali: Behandlung der projectiv. Verhältnisse der Räume von verschiedenen Dimensionen durch das Prinzip des Projicirens u. Schneidens, in Math. Annalen, XIX, 1882, pp. 161-234; Fond. di Geometria a più dimensioni e a più specie di unità rettilinee esposti in forma elementare, Padova 1891 (trad. ted. Grundzüge d. Geometrie, ecc., Lipsia 1894).
Bibl.: G. Bordiga, G. V., Commemorazione, in Atti del R. Ist. ven. di sc., lett. ed arti, XCI (1930-31).