Toniolo, Giuseppe
Economista e sociologo (Treviso 1845-Pisa 1918). Professore di economia politica nelle univ. di Modena (1876) e Pisa (1878-1918), fu il massimo esponente italiano della scuola etico-cristiana, che rappresenta una reazione alla concezione utilitaristico-individualista dell’economia. Svolse un’attiva propaganda a favore dei sindacati e delle corporazioni, intesi a realizzare una maggiore giustizia sociale su basi cristiane frenando il prepotere dello Stato e integrando l’insufficienza dell’individuo singolo. Fu il principale ispiratore, in Italia, di una democrazia fondata sui principi fondamentali del cristianesimo e quindi il predecessore di quello che nel secondo dopoguerra è stato il partito della Democrazia cristiana; presiedette (dal 1906) l’Unione popolare e collaborò intensamente alla Rivista internazionale di scienze sociali, che aveva fondato nel 1893. Oltre un Trattato di economia sociale (3 voll., 1908-21), scrisse numerose opere tra cui: Dei remoti fattori della potenza economica di Firenze nel Medioevo (1882); La democrazia cristiana (1900); Il socialismo nella storia della civiltà (1902); Problemi, discussioni, proteste intorno alla costituzione corporativa delle classi sociali (1904); L’odierno problema sociologico: studio storico critico (1905); L’unione popolare tra i cattolici d’Italia (1908). Tutti i suoi scritti sono stati raccolti in 20 volumi (1947-53). Nel 1951 è stata introdotta la causa di beatificazione, e nel 1971 è stato dichiarato venerabile.