Musicista (Pirano d'Istria 1692 - Padova 1770). Figura di prim'ordine nella storia della musica strumentale italiana, fondatore della celebre scuola di violino di Padova (1728), quale teorico, T. è celebre soprattutto per la scoperta, che sembra vada a lui attribuita, del terzo suono o suono di combinazione per differenza o suono di Tartini. Nella sua imponente produzione strumentale, in parte ancora inedita, spicca la sonata, postuma, in sol minore detta Trillo del diavolo (pubbl. nell'antologia l'Art du violon, 1798).
Intraprese gli studi di violino presso il collegio delle Scuole Pie a Capodistria. Trasferitosi nel 1708 a Padova per frequentare i corsi di giurisprudenza all'università, fu poi ad Assisi (1710), dove perfezionò gli studi musicali sotto la guida di B. M. Černohorský. Tornato a Padova nel 1716, in quello stesso anno fu chiamato a Venezia in occasione delle feste organizzate per il principe elettore di Sassonia (il futuro Federico Augusto III). Nel 1721 fu chiamato come primo violino alla cappella Antoniana a Padova, e dal 1723 al 1725 fu a Praga come maestro di cappella del conte Kinsky. Nel 1726 tornò a Padova, dove due anni dopo fondò la sua scuola di violino che divenne rapidamente celebre a livello internazionale. Negli anni tra il 1728 e il 1750 T. diede alle stampe la maggior parte delle sue composizioni, occupandosi in seguito di problemi di teoria musicale su basi fisico-matematiche.
La sua arte è tra quelle che sviluppano, intorno alla metà del 18º sec., uno stile puramente strumentale, nel quale già si affermano spiriti drammatici che prefigurano la sonata romantica. Importante in T. è l'elemento virtuosistico che, lungi dal restare vuoto ornamento, sa contribuire all'audacia dei movimenti sinfonici coi quali T. dà vigoroso impulso all'affermazione della sonata. Quale compositore T. ci ha lasciato, oltre 200 manoscritti strumentali, circa 80 pubblicazioni, fra cui vanno ricordati 18 concerti per violino, 12 sonate per violino con violoncello e basso, 12 per violino e basso, 6 per 2 violini e basso, ecc., oltre L'arte dell'arco (una raccolta di 38 variazioni su una gavotta di A. Corelli, pubbl. 1758). Rimangono però di lui anche altri studi: 25 manoscritti conservati a Pirano e altri pubblicati: Trattato di musica secondo la vera scienza dell'armonia (1754); De' principi dell'armonia musicale (1767), ecc.