Scrittore italo-albanese (Piana dei Greci 1865 - Napoli 1927), prof. di lingua e letteratura albanese nell'Istituto Orientale di Napoli (dal 1900). Oltre alle Rapsodie albanesi (1887) e all'idillio Mili e Haidhia (1907), d'ispirazione popolare, ha scritto la storia romanzata in versi Te dheu i huaj ("In terra straniera", 1900) e il poemetto Mino (1923) compreso nel suo volume Canti tradizionali e altri saggi delle colonie albanesi di Sicilia (1923). Nel 1965 apparve postumo il poema inedito Kthimi ("Il ritorno", a cura dell'omonimo G. Schirò). Insieme a N. Mjedja è uno dei più raffinati maestri di stile della letteratura albanese.