MYA, Giuseppe
– Nacque a Torino il 29 settembre 1857.
Si laureò in medicina nel 1881 a Torino, dove fu allievo e assistente di Camillo Bozzolo nella cattedra di clinica medica. Professore straordinario di patologia speciale e di clinica medica propedeutica all’Università di Siena nel 1890, l’anno seguente fu chiamato con voto unanime della facoltà medica all’Istituto di studi superiori di Firenze come professore di patologia speciale medica. Poco dopo ebbe l’incarico della clinica pediatrica – a quel tempo male alloggiata in locali adiacenti al brefotrofio degl’Innocenti, all’interno della maternità dell’arcispedale di S. Maria Nuova – che, pioneristicamente iniziata nel 1882 come clinica delle malattie dei bambini da Moisé Raffaele Levi, era passata, alla prematura morte di questo, ai titolari della clinica ostetrica. Mya subito vi allestì un piccolo laboratorio; divenuto professore ordinario nel 1900, nel 1901 riuscì a farla trasferire presso l’ospedale pediatrico Anna Meyer, inaugurato nel 1891 e alla cui costruzione aveva contribuito.
Sotto la sua direzione, la pediatria fiorentina raggiunse qualità scientifica nazionale e internazionale e si formarono molti titolari delle cliniche pediatriche italiane: si ricordino almeno Carlo Comba (successore di Mya a Firenze), Cesare Cocchi (Palermo), Dante Pacchioni (Genova), Carlo Francioni (Bologna), Maurizio Pincherle (Bologna), Gino Frontali (Roma), Bruno Trambusti (Bari).
Mya a Firenze, Luigi Concetti a Roma e Francesco Fede a Napoli sono considerati la ‘gloriosa triade’ dei pionieri della pediatria italiana. «Con entusiasmo di scienziati e filantropi seppero con mezzi molto limitati dar vita a importanti centri di cultura pediatrica e ad essi si deve se l’insegnamento della pediatria è divenuto obbligatorio anche nelle nostre Università» (Castiglioni, 1927, p. 844). Soprattutto si impegnarono affinché la pediatria fosse emancipata dalla medicina interna e riconosciuta nella sua autonomia, così come era necessario riconoscere il bambino quale soggetto specifico di salute e malattia, di cui occuparsi con un approccio non solo filantropico e ‘sentimentale’ ma scientifico e sperimentale.
Nel 1898 fu tra i fondatori della Società italiana di pediatria (SIP), che elesse Fede suo primo presidente e Mya vicepresidente durante il III Congresso pediatrico italiano. Qui Mya tenne una relazione Sulle variazioni quantitative del liquido cefalo-rachidiano in rapporto all’età e loro importanza fisiologica e due comunicazioni dal titolo: Sulla sintomatologia delle meningiti da meningococco intracellulare e Sulla fisiopatologia delle paralisi postdifteriche. Nell’ottobre 1901 organizzò il IV Congresso pediatrico italiano a Firenze e vi presentò una relazione generale Sulla sepsi dell’apparato respiratorio nell’età infantile e una comunicazione sullo studio delle infezioni meningee. Nel 1905 fu eletto presidente della SIP al V Congresso pediatrico italiano in Roma, che inaugurò e dove svolse una comunicazione sul tema Stenosi pilorica e stomaco a clessidra consecutivi a peritonite fetale con vizio congenito di cuore. Tra i primi importanti successi della sua presidenza, che mantenne fino alla morte, fu ottenere, come già ricordato, nel 1906, l’obbligatorietà dell’insegnamento della pediatria nelle università e di questo parlò nel successivo VI Congresso pediatrico italiano, svoltosi a Padova nel 1907, in una relazione dal titolo: L’insegnamento universitario della Pediatria deve essere autonomo ed obbligatorio; nella stessa occasione tenne una comunicazione scientifica su I sieri bivalenti nella cura della difterite.
Membro della Società tedesca di pediatria, divenne codirettore con Adalbert von Czerny del Monatsschrift für Kinderheilkunde. Nel 1903 con Concetti fondò a Firenze la Rivista di clinica pediatrica. La convinzione che per combattere efficacemente la mortalità infantile occorresse dare assistenza alle madri povere affinché potessero allattare e ben allevare i loro figli gli ispirò la prolusione all’Istituto di studi superiori su Cause e rimedi dell’alta mortalità infantile (Firenze 1905). Si fece promotore e consulente di alcuni pionieristici servizi territoriali per la salute materno-infantile, in particolare dell’Aiuto materno, fondato a Firenze nel 1901 dall’ostetrico Ernesto Pestalozza, e del Dispensario per lattanti di Prato, aperto nel 1911. Nel 1908 al II Congresso regionale toscano presentò con Giulio De Notter e Giuseppe Pescetti una relazione Sull’assistenza sociale agli esposti e all’infanzia abbandonata (Firenze 1908). Nel 1907 accettò l’incarico della giunta comunale di coordinare un’accurata Inchiesta sulle condizioni dell’infanzia a Firenze (Firenze 1909).
Nella ricerca si distinse per la descrizione di quello che sarebbe stato denominato il ‘reticolo di Mya’ nel liquido cefalo-rachidiano degli affetti da meningite tubercolare: un fine reticolo filamentoso a ragnatela formato da coaguli di fibrina che si evidenzia quando viene fatto sedimentare il liquor cefalo-rachidiano dove si trova il micobatterio della tubercolosi. Descrisse bambini affetti da megacolon agangliare congenito (Due osservazioni di dilatazione ed ipertrofia congiunta del colon, megacolon congenito, Firenze 1894 [estr. da Lo Sperimentale]), una patologia definita anche Malattia di Battini-Mya e all’estero nota come Malattia di Hirschsprun. Due anni dopo, nel 1896, studiò dei soggetti legati da parentela nei quali si verificavano casi di idrocefalo congenito (Malattia di Mya).
Morì a Firenze il 5 febbraio 1911.
Opere: fra i suoi numerosi contributi: Sui rapporti di alcune alterazioni epatiche con la produzione dell’eclampsia infantile, estr. da Lo Sperimentale, Firenze 1893; Sulla patogenesi dell’eclampsia infantile, estr. da La Pediatria, Napoli 1894; La sieroterapia antidifterica nell’Istituto pediatrico di Firenze, Firenze 1894; Sulla questione dell’urobilinuria, estr. da Lo Sperimentale, ibid. 1896; Studio clinico ed anatomopatologico relativo ad un caso di diplegia spastica congenita (Morbo di Little), con G. Levi, estr. da Rivista di patologia nervosa e mentale, ibid.1896; Sul valore diagnostico e curativo della puntura lombare, estr. da Lo Sperimentale, ibid. 1897; Patogenesi dell’eclampsia infantile, estr. da La Pediatria, Napoli 1897; Sulla quantità e qualità del liquido cefalo- rachideo in rapporto all’età e ad alcuni stati morbosi, estr. da Rivista di patologia nervosa e mentale, Firenze 1898; Rottura e penetrazione di ghiandole linfatiche bronchiali caseificate nelle vie respiratorie, estr. da La clinica moderna, ibid. 1898; Ascaridiasi e tricocefaliosi gravi in una bambina geofaga con invasione di numerosi ascaridi nelle vie biliari e consecutiva produzione di multipli ascessi epatici e di un voluminoso ascesso pericolico, in Atti dell’Accademia medica-fisica fiorentina, ibid.1902; Tre casi di cirrosi epatica infantile. Studio di patogenesi, estr. da Rivista di clinica pediatrica, ibid. 1903; Le alterazioni delle funzioni nutritizie del lattante, estr. da Rivista di clinica pediatrica, ibid. 1906; Enfisema polmonare e degenerazione grassa del diaframma nella intossicazione difterica, estr. da Rivista di clinica pediatrica, Firenze 1908.
Fonti e Bibl.: Parte del fondo librario appartenente alla biblioteca della clinica pediatrica diretta da Mya si trova presso il Centro di documentazione per la storia dell’assistenza e della sanità fiorentina. Alcune carte riguardanti la carriera di Mya in Arch. di Stato di Firenze, S. Maria Nuova, II vers., per gli anni 1891-1911. G. M., Firenze 1911; F. Schupfer, Commemorazioni del prof. G. M. all’Accademia medica-fisica fiorentina, Firenze 1911;C. Comba, Commemorazione del professor G. M., estr. da Atti del VII Congresso italiano di pediatria, Palermo 1911; A. Castiglioni, Storia della medicina, Milano 1927, p. 844; Società italiana di pediatria, La pediatria italiana, Milano 1937, pp. 98-103; N. Latronico, Storia della pediatria, Torino 1977, pp. 670 s.; F. Ragazzini, Storia dello sviluppo della pediatria a Firenze, in Rivista Italiana di pediatria, XVII (1991), 3 (suppl.), pp. 42-47; G. Maggioni, Storia della Società italiana di pediatria nel suo centenario (1898-1998), in Rivista italiana di pediatria, XXVI (2000), 4 (suppl.), pp. 5-10; P. Guarnieri, La nascita della pediatria e dell’ostetrica tra XVIII e XX secolo (a Firenze e altrove), in Bollettino di demografia storica, XXX (1999), 30-31, pp. 95-117 (f. monografico); Id., L’insegnamento della clinica delle malattie infantili a Firenze prima di M., in Pediatria notizie, 2000, n. 8, pp. 1 s.; Id., Dal-l’accoglienza alla cura. La riforma sanitaria nel brefotrofio degl’Innocenti di Firenze 1890-1918, inMedicina & Storia, IV (2004), 7 , pp. 57-100. Sull’ospedale pediatrico fiorentino diretto da Mya: N. Monterisi - P. Parigi, 1884-1984. Cento anni di vita dell’ospedale infantile “Anna Meyer” di Firenze, Firenze 1984, pp. 18 s.; E. Diana, Meyer: le radici e l’orizzonte (1884-1950), Firenze 2008.