MIGNECO, Giuseppe
– Nacque a Messina il 19 febbr. 1908 (ma 1903 secondo M. europeo, p. 108), da Vincenzo, poeta dialettale e capostazione nel borgo di Ponte Schiavo, e Grazia Maria Stumiolo.
Dopo aver conseguito la maturità classica al liceo F. Maurolico della sua città natale, in cui ebbe per compagno Beniamino Joppolo, proseguì gli studi a Milano, dove, alla fine degli anni Venti, s’iscrisse alla facoltà di medicina. Abbandonata la frequenza dei corsi universitari ed entrato presto in contatto con R. Birolli, R. De Grada e A. Sassu tramite Joppolo, trasferitosi anch’egli a Milano, il M. si dedicò totalmente alla carriera artistica, dopo alcune collaborazioni saltuarie come grafico pubblicitario con una ditta di cravatte, d’illustratore per il Corriere dei piccoli e di ritoccatore negli stabilimenti Rizzoli e Pizzi & Pizio. Nel 1938 il suo nome compare fra i fondatori del movimento Corrente (dall’omonimo quindicinale pubblicato a Milano fra il 1938 e il 1940). Alla prima mostra del gruppo, alla Permanente di Milano nel marzo del 1939, il M. espose Cavallerizza e pagliaccio, Fiori secchi, Paesaggio, Pianista e Vagabondi che riposano (le opere, se non altrimenti specificato, sono in collezione privata e riportate nel Catalogo generale) e alla seconda mostra, alla galleria Grande del capoluogo lombardo, nel settembre dello stesso anno, La fossa dei lebbrosi, Massaie ubriache e Ragazzi sotto il fico (Bernabei; M. europeo).
Corrente si caratterizzò presto come movimento di fronda, per le istanze rivoluzionarie e segnatamente antinovecentiste dei suoi aderenti, accomunati da un’ansia di apertura nei confronti dell’arte moderna in Europa, contro l’autarchia e l’isolamento culturale del regime fascista in Italia: impegno che già nel 1937 causò al M., come a Sassu nello stesso anno e a Birolli un anno dopo, un fermo da parte della polizia con l’accusa di antifascismo (Grasso).
La militanza politica e l’impegno ideologico orientarono anche le scelte del M. in campo pittorico, a beneficio di alcune fonti ben precise – il realismo materico dell’ultimo G. Courbet, il postimpressionismo drammatico di V. van Gogh, l’espressionismo di C. Permeke e O. Kokoschka – riconoscibili nei modi propri di una pratica presto segnata da un uso espressionistico del colore, in senso antinaturalista, e da una figurazione deformante e slabbrata, in termini di involuzione bruta e ricercata regressione primitivista. I soggetti ricorrenti nella pittura del M. – icone-simbolo del mondo popolare siciliano: contadini, pescatori, pastori, etc. – se per un verso facilitarono l’ispirazione dell’artista, a volte ne avvilirono la qualità, specie nella produzione degli ultimi anni, quando il cliché nostalgico e al fondo rassicurante di una Sicilia arcaica e immutabile prese definitivamente il sopravvento, anche nella fortuna dell’autore e nel gusto del pubblico, su qualsiasi altra istanza di più originale sperimentazione di contenuto e di linguaggio, così come si era manifestata in maniera molto convincente fra gli anni Trenta e Quaranta.
A Genova nel 1940 il M. tenne la prima doppia personale, con Sandro Cerchi, alla galleria Genova di Stefano Cairola con una presentazione in catalogo, per la parte del M., a firma di Joppolo, che in quell’occasione definì il suo linguaggio come segno di «una salita che potenzia il mondo poetico in virtù della pittura, la pittura in virtù del mondo poetico, creando un unico perfetto» (pp. n.n.). Dello stesso anno è anche la partecipazione al II Premio Bergamo con Pastori dell’isola (Roma, Galleria nazionale d’arte moderna), mentre del 1941 è la seconda mostra personale, a Milano, alla Bottega di Corrente di Ernesto Treccani, con la presentazione di U. Silva. Prese ancora parte al Premio Bergamo, nel 1941, con I prelati che battezzano (Ibid.) e, nel 1942, con Cacciatori di lucertole, dipinto severamente stroncato da F. Arcangeli. Nello stesso anno il M. espose (presentazione di L. Anceschi) con Aurelio De Felice alla galleria della Spiga di Milano e alla Mostra dei ventuno artisti italiani al teatro Massimo di Palermo (M. europeo, p. 109). Allo stesso anno data la realizzazione della copertina del volume di Joppolo, Il cammino. Un atto e due quadri, per le edizioni di Posizione di Novara e al 1945 le sei illustrazioni per il romanzo, in 500 esemplari, Tutto a vuoto, sempre di Joppolo (Milano, galleria S. Radegonda).
A partire da allora sempre più frequenti furono le collaborazioni con il mondo dell’editoria: dai disegni originali prodotti per il racconto dello scrittore tedesco G. Büchner, Lenz, per le edizioni Rosa e Ballo di Milano, nel 1944, alle illustrazioni per una raccolta di poesie scelte di E. Montale, Cinquante ans de poésie. Poèmes choisis et traduits par P. Dyerval Angelini, pubblicata nel 1972, in traduzione francese con testo originale a fronte, da La Nuova Foglio di Pollenza, per cui ancora nel 1975 il M. realizzò le illustrazioni per il volume La poesia contadina russa.
Interrotta l’attività artistica sotto le armi, dopo la Liberazione, nel 1945, il M. espose per la prima volta a Milano, alla galleria S. Radegonda (presentazione di Anceschi), e poi ancora nella stessa galleria, l’anno successivo (presentazione di R. Bertoni). Al 1948 risale la prima presenza alla Quadriennale di Roma (V edizione), cui avrebbe partecipato anche nel 1951-52, nel 1956-57, nel 1959-60 e nel 1986 (Salaris) e alla XXIV Biennale di Venezia, cui sarebbero seguiti gli interventi anche nel 1950 e nel 1952, quando fu presentato in catalogo da S. Quasimodo, di cui il M. dipinse un ritratto esposto per la prima volta in quella circostanza. Prese ancora parte alla Biennale nel 1954, con cinque opere fra cui il Ragazzo che sbuccia i limoni, e nel 1958, in una sala personale con sedici opere, fra cui Famiglia di pescatori, Contadini nell’aranceto, Le sementi.
Moltissime le mostre personali allestite in Italia e all’estero nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta (un regesto completo in M. europeo, pp. 112-114), fra cui vale la pena ricordare quella poco nota del 1951, alla galleria dell’Ospe di Messina, con una presentazione di S. Pugliatti, amico e compagno del pittore sin dagli anni di gioventù (Pugliatti), e l’altra, più tarda, del maggio del 1968, in cui il M. espose insieme con i pittori Scipione (Gino Bonichi), M. Mafai, M. Maccari, Birolli, R. Guttuso, B. Cassinari, E. Morlotti, Sassu, I. Valenti ed E. Vedova alla libreria Rizzoli di Milano.
Nel 1970 fu la galleria La Robinia di Palermo ad allestire una personale del M., con una presentazione a firma di L. Sciascia, che in quella circostanza scrisse che per il M. «l’isola non è un luogo perduto né un luogo da ritrovare, ma un "luogo storico”, della storia di un popolo e della propria […]; un luogo cioè dentro la storia […] e che la storia ha prosciugato di significati. Gli ossi di seppia della storia. L’uomo ridotto dalla storia a pura, inconsutile e inutile esistenza» (pp. n.n.). Seguirono numerose altre mostre a cadenza annuale in Italia e all’estero, fino al 1983, anno della grande mostra antologica dedicatagli dalla città natale e trasferita l’anno seguente alla Rotonda della Besana di Milano. Nel 1992 la Fondazione Banco di Sicilia promosse l’allestimento a Palermo di una mostra retrospettiva in collaborazione con la galleria La Nuova Tavolozza (Panepinto Baragli). Nel 1996 nella galleria Il Sagittario di Messina venne allestita una mostra di dipinti, acquerelli e grafiche, con un testo di Giovanna Giordano.
Il M. morì a Milano il 28 febbr. 1997.
Fonti e Bibl.: F. Arcangeli, Severità per la giovane pittura italiana, in Architrave, 30 sett. 1942; A. Po[destà], Milano. Personali di Birolli, Sassu, Casarotti, M., in Emporium, CII (1945), pp. 125 s.; R. De Grada, Il movimento di «Corrente», Milano 1952, p. 9; M., testo introduttivo di S. Quasimodo, Roma 1955; L. Anceschi, G. M., Milano 1958; M. De Micheli, M., in L’Unità, 26 febbr. 1960; M., a cura di A.G. Ciucci, prefazione di M. De Micheli, Pisa 1966; M. Inediti, presentazione di S. Quasimodo, testi di P. Raffa, Milano 1967; G. M. 50 opere (catal., galleria d’arte Medea), Milano 1972; E. Maurizi, Incontro con M., Pollenza 1975; G. Quatriglio, A colloquio con M., in Giornale di Sicilia, 24 nov. 1981; G. M. Dipinti 1977-1982 (catal.), a cura di V. Fagone, Milano 1982; M. Mostra antologica (catal., Messina), testi di R. De Grada - M. De Micheli - V. Fagone - L. Barbera, Milano 1983; M., a cura di S. Quasimodo - V. Fagone, Bergamo 1983; L. Marchesini, M. Acqueforti, Milano 1984; G. Quatriglio, M. Da Messina a Messina, in Nuovi Quaderni del Meridione, XXII (1984), pp. 77-79; G. M. Chine colorate (catal.), testo di G. Seveso, Biella 1985; Corrente. Il movimento di arte e cultura di opposizione 1930-1945 (catal.), a cura di M. De Micheli, Milano 1985; G. M. Catalogo generale, I, a cura di L. d’Eramo, Milano 1986; II, a cura di N.C. Luciani, ibid. 1990; E. Fabiani, M. Dalla Sicilia un grido, in Arte, XVII (1987), 171, pp. 46-51; F. Grasso, G. M. La Sicilia nella memoria, suppl. a Kalós. Arte in Sicilia, I (1989), 3; G. Bruno, in La pittura in Italia. Il Novecento/1 1900-1945, Milano 1992, p. 43; G. Anzani - C. Pirovano, ibid., pp. 223, 232; M.A. Fusco, ibid., p. 614; R. Bernabei, ibid., p. 975; I. Panepinto Baragli, Mostra di M. al Banco di Sicilia, in Kalós. Arte in Sicilia, IV (1992), 3, p. 38; L. Barbera, Dimenticare M., in Grafica d’arte, IV (1993), 13, pp. 26-28; A. Negri, Il realismo. Dagli anni Trenta agli anni Ottanta, Roma-Bari 1994, p. 108; M., testo critico di E. Krumm, Milano 1995; F. Cajani, La scomparsa di G. M., in I Quaderni della Brianza, XX (1997), 112, pp. 108-113; G. M. Suggestione e realtà, a cura di L. Mancino, Ascoli Piceno 1998; Corrente e oltre: opere dalla collezione Stellatelli 1930-1990 (catal.), a cura di M. Pizziolo, Milano 1998, pp. 61 s., 238 s. e passim; G. Bonanno, L’isola di M., Palermo 1999; C. Caselli, G. M. (catal.), San Benedetto del Tronto 2000; T. Pugliatti, Le mostre del «Fondaco» (dal 1950 al 1959), in Per una storia dell’OSPE …, a cura di P. Serboli, Messina 2003, p. 46; C. Salaris, La Quadriennale. Storia della rassegna d’arte italiana dagli anni Trenta ad oggi, Venezia 2004, p. 261; Il cenacolo verde. Cassinari, M., Morlotti, Sassu, Treccani in Brianza (catal., Besana in Brianza), a cura di M. Pizziolo, Missaglia 2005, ad ind.; M. europeo (catal., Taormina), a cura di L. Barbera - A.M. Ruta, Cinisello Balsamo 2009.
D. Lacagnina