MERCATI, Giuseppe (Silvio Giuseppe). – Nacque a Villa Gaida (Reggio nell’Emilia)
il 16 sett. 1877, sesto dei sette figli di Domenico, veterinario, e Giuseppina Montipò, in una famiglia di forte impronta cattolica.
Conseguì la licenza liceale presso il liceo-ginnasio L. Spallanzani di Reggio Emilia e frequentò per un anno (1896-97) il primo corso di lettere presso l’Accademia scientifico-letteraria di Milano. Fu a Milano, nelle sale della Biblioteca Ambrosiana, della quale il fratello Giovanni era da alcuni anni divenuto «dottore», che il M., anche attraverso la conoscenza del prefetto A. Ceriani (di cui seguiva i corsi di paleografia all’Accademia scientifico-letteraria), scoprì la sua vocazione agli studi, particolarmente filologici, proseguiti dapprima nell’Università di Napoli (1897-98) e, dopo un’interruzione forzata per una grave infermità (1898-99), nelle Università di Roma (1899-1900) e di Bologna (1900-01). Nel 1901 il M. incominciò a insegnare materie letterarie nelle classi inferiori del ginnasio annesso al seminario di Marola approfondendo nel frattempo le ricerche per la tesi di laurea, affidatagli da V. Puntoni e discussa nel giugno 1905 nell’Università di Bologna sul tema «Studi sulle versioni greche di Efrem Siro. Contributi alla critica del testo ed alla storia della metrica bizantina antica».
Dopo un anno (1905-06) di insegnamento di letteratura italiana e cultura greca nelle tre classi del liceo di Montecassino, il M. vinse un assegno della Fondazione Villari bandito dall’Istituto di studi superiori di Firenze e nel triennio 1907-09 si recò in Germania a perfezionarsi nella filologia classica e medievale.
Qui frequentò per due semestri corsi di filologia presso l’Università di Gottinga (ove ebbe come maestro W. Meyer) e per tre semestri presso l’Università di Monaco, alla scuola di K. Krumbacher, fondatore della bizantinistica moderna. In questi anni il M. proseguì le sue ricerche sulle versioni di Efrem, esaminando manoscritti in biblioteche italiane ed europee.
Con l’inizio delle sue pubblicazioni (1908) il M., che aveva quale primo nome di battesimo quello di Giuseppe, vi aggiunse il secondo nome, Silvio, per evitare che l’identità dell’iniziale producesse confusioni con il fratello maggiore Giovanni, da anni attivo in ambito scientifico; così sono perciò firmati i primi tre articoli pubblicati fra il 1908 e il 1910 nella Byzantinische Zeitschrift e nel Journal of theological studies, che avevano già ospitato contributi di Giovanni; per evitare ogni possibile confusione, dal 1915 il M. invertì i due nomi, assumendo in pubblico la forma onomastica che avrebbe conservato per il resto della vita.
In quell’anno pubblicò il primo volume sulle versioni greche di Efrem, contenente tre inni (S. Ephraem Syri opera…, I, Sermones in Abraham et Isaac, in Basilium Magnum, in Eliam, Romae 1915). L’opera, inizialmente destinata alla Patrologia Orientalis di R. Graffin e poi pubblicata dal Pontificio Istituto biblico, rimase incompiuta.
Negli ultimi anni del primo conflitto mondiale e nel primo dopoguerra il M., che il 29 marzo 1913 si era sposato con Oriele Cocconi, dopo aver conseguito il diploma di secondo grado in lingua tedesca, ne divenne lettore presso «La Sapienza» di Roma (1916-19). Conseguita la libera docenza, ebbe poi l’incarico di filologia bizantina in quella Università, ricoprendo anche le cattedre di letteratura orientale cristiana e di letteratura bizantina nel Pontificio Istituto orientale della capitale. Straordinario di lingua e letteratura greca nell’Università di Catania nell’a.a. 1924-25, il M. fu infine chiamato come professore di ruolo per la filologia e storia bizantina (primo e allora unico insegnante della disciplina) a Roma, dove insegnò dal 1925 al 1949, ricoprendo, per incarico, anche gli insegnamenti di paleografia greca e papirologia.
In questo periodo compì numerosi viaggi scientifici all’estero (con visite, fra l’altro, a Rodi, Patmo e nei vari monasteri dell’Athos, nel 1924 e, di nuovo, nel 1934) e si adoperò per il consolidamento della disciplina in Italia, dirigendo la collana «Studi bizantini e neoellenici» dal terzo (1931) sino al decimo volume (1963), partecipando a tutti i congressi internazionali di studi bizantini (organizzò il quinto, svoltosi a Roma nel 1936) e formando numerosi allievi.
La variegata produzione scientifica del M., sviluppatasi più in profondità che in ampiezza, appare caratterizzata da «l’originalità, l’erudizione, la brevità» (Follieri, 1964, p. 7). Sin dal 1908, pubblicando con l’approvazione di Krumbacher i primi lavori nella Byzantinische Zeitschrift, il M. fu un instancabile editore di testi inediti, spesso brevi, individuati attraverso vaste perlustrazioni in biblioteche e l’esame diretto dei manoscritti, in una fase di «fondazione» della disciplina bizantinistica ancora carente di edizioni; primo bizantinista veri nominis in Italia dopo il rinnovamento degli studi operato dal suo maestro Krumbacher, egli affrontò versatilmente i diversi ambiti della disciplina, occupandosi di papirologia, agiografia e lessicografia.
Il M. portò così alla luce testi di Basilio Cecaumeno (1925), dell’arcivescovo di Ocrida Teofilatto (1925), di Matteo di Mira (1925, 1927), di Metrofane metropolita di Smirne, Anastasio protospatario, Leone patrizio (1929), di Michele Coniata (1935), di Leone VI il Sapiente (1936), di Niceforo Urano (1950), di Niceforo Crisoberge metropolita di Sardi (1951). Accanto alle edizioni, anche di testi poetici (forse in parte motivate da una personale propensione che negli ultimi anni si espresse in composizioni personali), vanno ricordati gli studi sull’arcivescovo di Ocrida Giacomo di Bulgaria (1917, 1935) e le ricerche sull’epigrafia bizantina, dall’articolo sugli epigrammi (autentici o spuri) di Metodio Patriarca (1920) a quello sulla croce bizantina degli Zaccaria nel Tesoro del duomo di Genova (1959).
Dopo una frattura del femore nel 1957 che lo costrinse all’uso delle stampelle, il M. condusse vita più ritirata; ma ancora degli ultimi anni sono tre note sull’origine del titolo Suida-Suda relativo al lessico bizantino del X secolo, che lo condussero a contestare le tesi in proposito di P. Maas e Fr. Dölger e a entrare in animato dibattito col secondo.
Il M. morì a Roma il 16 ott. 1963.
Una significativa parte della produzione scientifica del M. è ripubblicata in S.G. Mercati, Collectanea Byzantina, con introduzione e a cura di A. Acconcia Longo, prefaz. di G. Schirò, I-II, Bari 1970 (con esclusione soltanto delle 156 voci redatte per l’Enciclopedia Italiana e delle recensioni o di articoli con carattere di recensioni).
La sua biblioteca fu in gran parte donata, quando ancora era in vita (1958), all’Istituto di studi bizantini e neoellenici dell’Università di Roma; il resto fu acquistato, post mortem, dall’Istituto di studi bizantini dell’Università di Palermo.
Fonti e Bibl.: Per la bibliografia del M. si veda: Bibliographie de Silvio G. M., in Byzantion, XXIII (1953), pp. VII-XXII; Bibliografia di Silvio G. M., in Silloge bizantina in onore di Silvio G. M., Roma 1957, pp. IX-XXIII; nonché, da ultimo, Bibliografia di Silvio G. M., in Collectanea Byzantina, cit., II, pp. 781-800, con alcune integrazioni segnalate nella notizia bibliografica della Byzantinische Zeitschrift, LXIV (1971), p. 422; C. Giannelli, Premessa, in Silloge bizantina, cit., pp. V s.; E. Follieri, Silvio G. M., in Orientalia Christiana Periodica, XXIX (1963), pp. 455-458; I. DujČev, Silvio G. M. e il suo contributo agli studi bizantini, in Riv. di cultura classica e medioevale, VI (1964), pp. 305-315 (poi in Id., Medioevo bizantino-slavo, II, Saggi di storia letteraria, Roma 1968, pp. 569-585); E. Follieri, Silvio G. M., in Byzantion, XXXIV (1964), pp. 5-9; G. Schirò, Ricordo di Silvio G. M., ibid., pp. 11-16; [G.U. Papi, P. Lemerle, B. Lavagnini], Discorsi e messaggi commemorativi, in Riv. di studi bizantini e neoellenici, n.s., I (1964), pp. 7-14; G. Schirò, Attività scientifica di Silvio G. M., ibid., pp. 15-29; P. Simonelli, Il cardinale Giovanni Mercati e i fratelli mons. Angelo e prof. Silvio G. servitori degli studi e gloria di Reggio, in Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, s. 10, III (1968), pp. 335-351; Curriculum di Silvio G. M., in Collectanea Byzantina, cit., pp. VII-XI (alle pp. VII-X: Cenno riassuntivo degli studi fatti e della carriera didattica percorsa dal dr. Silvio G. M., redatto il 29 genn. 1911 dal M.); E. Follieri, La filologia bizantina in Italia nel secolo XX, in La filologia medievale e umanistica greca e latina nel secolo XX. Atti del Congresso internazionale… 1989, Roma 1993, I, pp. 389, 393-398 e passim; Id., Prefazione, in Università… La Sapienza, Roma, Dipartimento di filologia greca e latina, Libri antichi e rari del fondo Silvio Giuseppe Mercati nella biblioteca della sezione bizantino-neoellenica, a cura di G.V. Bernardini, Roma 1999, pp. 7 s.; Enc. Italiana, Appendice II, p. 285.
P. Vian