MAZZETTI, Giuseppe
– Nacque il 18 ag. 1818 a San Martino, una frazione del Comune di Montese, nell’Appennino modenese, primogenito di Paolo e Francesca Zeni, in una famiglia tra le più antiche e ricche del luogo.
Compiuti i primi studi presso la prestigiosa scuola istituita intorno al 1600 dai Montecuccoli, il M. nel 1837 entrò nel seminario di Modena, dove completò la sua formazione scolastica. Conseguita la laurea in teologia nel giugno del 1843, venne ordinato sacerdote a Carpi il 13 ott. 1844 e il 27 dello stesso mese celebrò la prima messa solenne a San Martino. Dapprima il M. proseguì gli studi teologici, ma ben presto si appassionò anche alla filosofia, alla morale e alla storia ecclesiastica, tanto da produrre diversi lavori che, se pure rimasti inediti, costituirono tuttavia la base per una pubblicazione successiva («Siamo ancora cristiani?». Dimanda di Davide F. Strauss, discussa dall’abate Mazzetti, in Opuscoli religiosi, letterari e morali, s. 3, 1876, vol. 13, pp. 359-379; vol. 14, pp. 35-56, 193-216, 321-342; anche in estratto, col titolo La domanda siamo ancora cristiani? di David F. Strauss brevemente discussa…, Modena 1876).
La risposta del M., che difese contro D.F. Strauss il carattere storico della narrazione dei Vangeli, mostra che la sua evoluzione politica non era stata, come per tanti altri religiosi della fase rivoluzionaria e risorgimentale, un allontanamento dall’ortodossia cattolica. Da un lato si pronunciò per l’autonomia dell’ambito scientifico da quello religioso, dall’altro però respinse la tesi positivistica che la fede rappresenti un abito mentale intrinsecamente antiscientifico.
Animato da profondo spirito liberale, strinse amicizie con oppositori del duca Francesco V d’Austria-Este e, dal 1855, si schierò in favore della politica italiana di casa Savoia. Tali scelte politiche lo portarono a essere inviso non solo ai superiori ecclesiastici, ma anche alle autorità locali. Sospettato dalla polizia ducale di aver preso parte a una congiura contro il duca, e per questo inserito nella lista delle proscrizioni, il M., con l’aiuto di L. Salimbeni, fuggì a Crevalcore, in territorio bolognese, nel maggio del 1859.
Nel giugno 1859 il duca fu costretto a a fuggire da Modena e nel marzo 1860, dopo la dittatura di L.C. Farini, con un plebiscito Modena chiese l’annessione al Regno di Sardegna.
Il M., rientrato dall’esilio, riprese gli studi interrotti e, stimolato dall’amicizia con apprezzati paleontologi e studiosi di scienze naturali, quali P. Doderlein, D. Pantanelli, G. Cappellini, T. Taramelli e il conte A. Manzoni, si dedicò a studi di geologia e paleontologia. In particolare di affermò come uno dei maggiori studiosi di ricci di mare fossili (echinidi) e altri gruppi fossili. Nell’arco di venti anni pubblicò una ventina di articoli a carattere paleontologico e numerosi lavori sulla geologia dell’area di Montese, che ancora oggi mostrano tutta la loro validità e «freschezza» scientifica.
Tra i titoli più notevoli: Dell’antichità dell’uomo e degli oggetti preistorici. Alcune riflessioni, in Opuscoli religiosi, letterari e morali, s. 2, 1869, vol. 13, pp. 356-386; vol. 14, pp. 55-71; Dell’origine dell’uomo e della trasformazione della specie. Alcune riflessioni, ibid., s. 3, 1870, vol. 1, pp. 384-419; vol. 2, pp. 3-26; Dottrina della genesi e tradizioni degli antichi popoli intorno all’origine dell’uomo brevemente accennata, ibid., 1872, vol. 5, pp. 417-448; vol. 6, pp. 60-79, 247-273; Cenno intorno ai fossili di Montese, in Annuario della Soc. dei naturalisti di Modena, VI (1872), pp. 257-266; Catalogo di fossili miocenici e pliocenici del Modenese e suoi contorni, ibid., VIII (1874), pp. 151-178; Relazione intorno alla roccia di un ammonite che ha tutto l’aspetto di una roccia a nummuliti, ibid., XII (1878), pp. 17-20; Echinodermi nuovi della molassa miocenica di Montese nella provincia di Modena, in Atti della Soc. toscana di scienze naturali, III (1878), pp. 350-356 (in collab. con A. Manzoni); Le spugne fossili di Montese, ibid., IV (1879), pp. 57-66 (in collab. con A. Manzoni); La molassa marnosa delle montagne modenesi e reggiane e lo Schlier delle colline bolognesi, in Annuario della Soc. dei naturalisti di Modena, XIII (1879), pp. 105-126; Montese: i suoi terreni geologici, le sue acque minerali ed i suoi prodotti, ibid., XV (1881), pp. 23-60; Echinodermi fossili di Montese, ibid., XVI (1882), pp. 108-126 (con un’appendice su Echinodermi fossili di Pantano, pp. 127-129); Relazione intorno al modo di formazione delle argille scagliose di Montese, in Boll. della Soc. geologica italiana, I (1882), pp. 156-160; Della stratificazione delle argille scagliose di Montese e dell’analogia che passa fra alcuni lembi di terreno di Costa di Grassi nel Reggiano ed alcuni affioramenti di San Martino e di Ranocchio nel Modenese, ibid., II (1883), pp. 190-192; Una specie nuova del genere Spatangus, in Atti della Soc. dei naturalisti di Modena, Rendiconti, I (1883), pp. 126-128; Toxobrissus varians, ibid., II (1885), p. 73; Cenno monografico intorno alla fauna fossile di Montese, I, in Atti della Soc. dei naturalisti di Modena. Memorie, IV (1885), pp. 58-96 (in collab. con D. Pantanelli); II, ibid., VI (1887), pp. 46-82; Contribuzione allo studio della geologia delle montagne modenesi e reggiane, in Atti dell’Acc. pontificia dei Nuovi Lincei, XXXVIII (1886), pp. 1-9; Intorno ad alcuni echinidi dei dintorni di Schio, in Memorie della Pontificia Acc. dei Nuovi Lincei, V (1889), pp. 1-17; Sopra un affioramento cretaceo di argille scagliose in San Martino di Salto frazione del Comune di Montese, in Atti della Soc. dei naturalisti di Modena, s. 3, XXIII (1889), pp. 136-138; Sopra la presenza dell’Inoceramo in Montese, ibid., pp. 174 s.; Osservazioni intorno al carattere cretaceo del terreno delle argille scagliose del Modenese e Reggiano, ibid., XXIV (1890), pp. 41-58; Lettera aperta al Cimone, in Il Cimone (Corriere del Frignano), II (1891), 5, pp. 18 s.; Contribuzione alla fauna echinologica fossile. Una nuova specie di Brissospatangus (B. vicentinus Mazzetti), in Atti della Soc. dei naturalisti di Modena, XXVI (1892), pp. 109-111; Per lo scavo di un nuovo pozzo in Modena. Cenno intorno alla fauna e alla flora del sottosuolo di Modena dai 10 ai 21 m di profondità, ibid., pp. 59-73; Echini del Mar Rosso dragati nella campagna idrografica della r. nave Scilla nel 1891-92, in Memorie della R. Acc. di scienze, lettere ed arti di Modena, s. 2, X (1893), pp. 211-228 (una comunicazione preventiva era già in Atti della Soc. dei naturalisti di Modena, XXVII [1893], p. 100); Per la frana di Lama Mocogno, in Il Cimone, IV (1893), 1, p. 3; Echinidi fossili del Vicentino o nuovi o poco noti, in Memorie della Pontificia Acc. dei Nuovi Lincei, X (1894), pp. 1-12; Catalogo degli echinidi fossili della collezione Mazzetti esistente nella R. Università di Modena, in Memorie della R. Acc. di scienze, lettere ed arti di Modena, s. 2, XI (1895), pp. 409-461; Le frane dell’Appennino modenese…, in Atti della Soc. dei naturalisti di Modena, XXIX (1895), pp. 1-11.
Frattanto il M., negli anni 1881-83 e 1886-87, aveva insegnato nel liceo Spinelli di Modena. Oltre ai lavori scientifici, restano del M. corpose collezioni fossili, donate al Museo paleontologico di Modena nel 1889, costituite da spugne, tracce e soprattutto echinidi. Tali collezioni sono attualmente conservate nel Museo di paleontologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il M. fu membro effettivo della Società geologica italiana, dell’Accademia pontificia dei Nuovi Lincei, della Società italiana di scienze naturali, della Società dei naturalisti di Modena e, infine, dell’Accademia di scienze, lettere ed arti della stessa città. Partecipò a innumerevoli congressi e adunanze in Italia e all’estero, invitato come esperto di echinidi e spugne fossili.
Il M. morì a Modena il 21 dic. 1896.
Fonti e Bibl.: L. Picaglia, Abate G. M.: cenno necrologico, in Atti della Soc. dei naturalisti di Modena, s. 3, XXX (1898), pp. III-IX; Per l’abate G. M.: memorie e ricordi, Modena 1898, pp. 1-56; A. Banorri, Montese e il suo territorio, Bologna 1929, pp. 253-255; A. Rabetti, Modena d’una volta, Roma 1936, pp. 191 s.; A. Sorbelli - A. Rabetti, Diz. biografico frignanese, Pievelago 1952, ad nomen; G. Cavazzuti, I duecentosettantacinque anni dell’Acc. di scienze, lettere ed arti di Modena, Modena 1958, ad ind.; W. Bellisi, Montese, Bologna 1970, p. 62; Rass. frignanese, 1991, n. 26, pp. 162-168.