FESTA, Giuseppe Maria
Nacque a Trani (Bari) nel 1771 da Vincenzo, violinista e direttore a Napoli dell'orchestra del teatro del Fondo. Per dieci anni studiò il violino sotto la guida del padre; successivamente fu allievo di F. Fenaroli per il contrappunto, mentre con F. Mercieri, F. Giardini e A. Lolli continuò lo studio del violino. Nel 1793 esordì come direttore presso l'orchestra del teatro S. Carlo.
Nel 1799 il F. si recò insieme con altri strumentisti a Costantinopoli per una serie di concerti. Successivamente si esibì in altre città d'Europa e d'Italia; a Milano, in particolare, sostituì A. Rolla al teatro alla Scala. Nel 1802 fu nominato maestro di cappella a Lodi. Nello stesso anno circa riscosse calorosi consensi a Parigi, dove fu elogiato da R. Kreutzer (Villani, p. 354) e dove venne nominato, nello stesso anno, direttore dell'Opéra. Tornò a Napoli nel 1805 e nel 1806 fu assunto dapprima come primo violino dell'orchestra del teatro S. Carlo, poi in qualità di direttore stabile fino al 1839; lo stesso incarico ebbe contemporaneamente anche presso la Reale Cappella Palatina e la Reale Camera. Il 19 ag. 1819 diresse al S. Carlo, alla presenza dei sovrani, la prima rappresentazione dell'Apoteosi di Ercole, prima opera di S. Mercadante.
Violinista di grandi doti e appassionato insegnante di violino, il F. fu soprattutto grande direttore d'orchestra.
Era severissimo nella conduzione ritmica e particolarmente impegnato nella cura della tecnica strumentale. E proprio nell'ambito della storia della direzione d'orchestra il suo contributo è rilevante in quanto con lui, per la prima volta in Italia, il direttore acquistava l'autorità e il diritto di imporre numerose prove. Ciò contribuì ad innalzare l'orchestra del teatro S. Carlo fra le prime d'Europa.
Il F. morì a Napoli il 7 apr. 1839.
Opere: Della sua produzione musicale, di cui si ignorano luogo e data di pubblicazione, si ricordano 8 duetti per 2 violini; 5 duetti per violino, scritti espressamente per il Collegio di musica della Pietà dei Turchini; 3 quartetti per violino (ed. Girard); 3 quartetti per archi (ed. Girard); una romanza per violino e pianoforte; un Dixit per 4 voci ed orchestra.Apprezzata musicista fu la sorella Francesca, nata a Napoli nel 1778. Iniziato lo studio del canto sotto la guida di G. Aprile e G. Pacchiarotti, debuttò al teatro Nuovo di Napoli nell'autunno 1799. Tra il 1803 ed il 1804 si esibì a Padova nella farsa di L. Calegari Ilmatrimonio scoperto, nella parte di Lauretta (1804). Recitò inoltre nella farsa di J. S. Mayr Elisa, nel ruolo della protagonista (teatro Nuovo, autunno 1804); ne L'amante anonimo di S. Pavesi (Fiera del Santo, 1804); nella farsa Un avvertimento ai gelosi (1803) e ne L'accortezza materna dello stesso Pavesi (Venezia, teatro di S. Moisè, 1804).
Dopo aver cantato sulle principali scene italiane (alla Scala di Milano, dove fece la prima apparizione nel 1805 e al teatro Comunale di Bologna nella primavera e nell'autunno 1808; in quest'ultimo teatro si esibì nella scena ed aria Ch'ei sia felice per soprano ed orchestra, scritta appositamente per lei da G. Pilotti), nel 1809 debuttò al teatro Odéon di Parigi ed in altri teatri della città, esibendosi in opere di P. Generali, Mayr, F. Paër, di W. A. Mozart (nel ruolo di Zerlina e Susanna, rispettivamente nelle opere Don Giovanni e Nozze di Figaro),Pavesi (Ser Marcantonio),D. Cimarosa (I traci amanti, nel ruolo di Fiordispina ne L'impresario in angustie edi quello di Orazia ne GliOrazi e i Curiazi) e di G. Paisiello (nel ruolo della protagonista dell'opera Nina pazza per amore).
Verso la fine del 18 11 tornò in Italia e si ripresentò sulle scene della Scala (1814-1824) e del teatro Comunale di Bologna (1822-26), ove continuò ad esibirsi nel corso della sua carriera. Nel 1816 cantò al teatro Regio di Torino nel Teseo e Medea di C. Coccia e nella applauditissima Ginevra di Scozia di Mayr. Negli anni fra il 1818 e il 1822 riscosse notevole successo alla Fenice di Venezia come prima interprete del Tebaldo e Isolina di F. Morlacchi (1822). Nel 1821 cantò a Monaco di Baviera e nel 1826 a Perugia e a Brescia. Nel 1828 ebbe ancora molto successo a Bergamo, ove si esibì in Ilda d'Avenel, un'operadi G. Nicolini composta in quell'anno (sua figlia Matilde Festa Maffei, anch'essa cantante, ottenne pure, nella stessa opera, successo). Dopo una breve attività didattica a Bologna, nel 1829 si trasferì a Pietroburgo, dedicandosi all'insegnamento del canto. In questa città morì nel gennaio del 1836.
Fu creatrice di alcuni ruoli in opere di G. Nicolini, F. Morlacchi (Teseo e Medea), G.Rossini (la parte di Fiorilla nel Turco in Italia) ed autrice di una cavatina. Fra le sue qualità di cantante risalta quella, assai rara all'epoca, dell'estrema disponibilità all'interpretazione di diversi ruoli in generi contrastanti, come il buffo, il patetico ed il tragico.
Opere: cavatina Del matrimonio per sussurro, con accompagnamento pianistico, realizzato da Pacini. Il nome di quest'ultimo non viene menzionato nell'intestazione dell'opera: si suppone comunque essere A. F. G. S. Pacini, il quale fu, dal 1804 circa, maestro di canto di corte a Parigi. L'opera compare in una raccolta di brani vocali dal titolo Journal de chant composé d'airs, duos, trios, romances et vaudevilles d'opéras nouveaux des auteurs connus…,Paris s.d.
Fonti e Bibl.: Catal. della collezione d'autografi lasciata alla R. Acc. filarm. di Bologna dall'acc. M. Masseangeli, Bologna 1881, p. 113; S. Durante - M. N. Massaro, Catal. dei manoscritti mus. del Conservatorio "Cesare Pollini" di Padova, Torino 1892, pp. 23, 58, 81 s.; Stendhal, Vita di Rossini, Milano 1949, pp. 85, 257; S. Aloe, F., in Foglio settimanale di scienze lettere ed arti (Napoli), 30 marzo 1839, p. 96; C. A. de Rosa, marchese di Villarosa, Mem. dei compositori di musica del Regno di Napoli, Napoli 1840, pp. 77 s.; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli, Napoli 1882, II, p. 44; III, pp. 216, 370; IV, p. XX; G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, Bologna 1893, III, pp. 330, 434; C. Villani, Scrittori ed artisti pugliesi, Trani 1904, p. 354; P. Sorrenti, I musicisti di Puglia, Bologna 1988, pp. 100 s.; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, pp. 225 s.; Cyclopedia of music and musicians, II,New York 1889, p. 58; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, III,p. 434; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I,p. 539; II, p. 7; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II,pp. 749 s.