LONGO, Giuseppe
Giornalista e scrittore, nato a Messina il 31 maggio 1910; redattore di vari quotidiani, direttore del Resto del Carlino di Bologna e del Momento di Roma, ha diretto dal 1960 al 1967 Il Gazzettino di Venezia; nel 1955 ha fondato a Milano L'Osservatore politico letterario, rivista mensile di cultura, che tuttora dirige. Dal 1974 è presidente della Fondazione del Vittoriale degl'Italiani. Nella sua opera narrativa (I giorni di prima, Bologna 1952; Nuvole e cavalli, ivi 1954; Cronache di Torriana, Milano 1956; I vostri amori, Bologna 1959; La Sicilia è un'isola, Milano 1962; L'isola perduta, ivi 1970; Il giuoco delle ipotesi, ivi 1970) traspare sempre, sotto varie forme, l'immagine della terra nativa in una più o meno scoperta dialettica di sentimento e ragione, mentre nella vasta produzione saggistica (Le carte della democrazia, Bologna 1955; La libertà bussa alla porta, Roma 1956; Foglietti e pianete, Bologna 1958; Il tempo e il luogo, Milano 1967; Italia dove?, ivi 1976) una risentita vena polemica, un vibrante accento di vigoroso interprete del costume contemporaneo si alimentano costantemente in una personalissima reazione con gli eventi e i protagonisti del suo tempo.
Bibl.: G. Villaroel, Gente di ieri e di oggi, Bologna 1954; L. M. Personé, Pensatori liberi dell'Italia contemporanea, Firenze 1973.