FOLGHERAITER, Giuseppe
Geofisico, nato a Trento il 22 maggio 1856, morto a Roma il 1° settembre 1913. Fu assistente di F. Rossetti a Padova, poi, dal 1880, di P. Blaserna a Roma. Con F. Keller fu un appassionato animatore di ricerche geofisiche.
Si occupò dell'elettricità nei temporali e di magnetismo terrestre: scoprì, fra l'altro, che certe rocce non magnetiche (peperino, argille) assumono uno stato magnetico permanente per induzione del campo terrestre, dopo essere state arroventate: ciò non solo gli permise importanti conclusioni circa la genesi di alcune rocce, ma di arrivare, dopo perseveranti esperienze, alla determinazione dell'inclinazione magnetica dominante all'epoca della cottura dei vasi antichi: ciò egli compì su 191 esemplari: 34 pompeiani (inclinazione + 67°,5); 4 del tempo di Antonino e Faustina (+ 62°,8); 19 del sec. I a. C. (+ 59°); 21 etruschi o italici (tra + 33° e + 52°); 113 dell'epoca greca (tra 0° nel sec. VIII, e 200 nel V a. C.). Questi risultati, già ridotti alla latitudine di Roma, sono notevolmente diversi da quelli estrapolati dell'andamento degli ultimi 3 secoli da V. Carlheim-Gyllensköld.
Bibl.: Nuovo Cimento, 1914, p. 65 (con elenco degli scritti).