FIDANZA, Giuseppe
Figlio di Filippo e fratello di Francesco e Gregorio, nacque a Roma intorno al 1750. Scarsi i dati biografici: è citato dalle fonti come pittore paesista di merito assai minore rispetto ai fratelli. La sua formazione artistica avvenne a Roma presso il padre; in seguito si trasferi a Milano, dove sembra avesse aperto una scuola di pittura di paesaggio. Nel 1799 dovette abbandonare Milano poiché considerato rivoluzionario dal governo austriaco, che emise un mandato di cattura nei suoi confronti (Thieme-Becker). Le tracce del F. si perdono sino al 1811, quando risulta essersi trasferito a San Pietroburgo, dove è ricordata la sua attività di restauratore dei quadri di A. Téniers e F. de Moucheron. Donò all'Accademia di San Pietroburgo un suo dipinto raffigurante una Veduta dell'eruzione del Vesuvio.
Non si hanno notizie certe su dove trascorse gli anni dal 1799 al 1811: appare probabile che si sia recato a Parigi, dove, agli inizi del XIX secolo, si era trasferito il fratello Francesco (Hubert, 1964). Al Salon parigino del 1806 fu esposto un quadro raffigurante L'eruzione del Vesuvio di "Fidanza au. théatre de la Cité" (Explication..., 1806, p. 35 n. 195). Potrebbe trattarsi di un'opera del F., dato che in seguito, a San Pietroburgo, si cimentò con lo stesso soggetto, sebbene non si possa escludere che si tratti di un'opera del fratello Francesco. Un dipinto del F. "rappresentante una nave" è ricordato a palazzo Rondinini nella stima della collezione di quadri redatta dal fratello Gregorio e dal pittore B. Benucci nel 1807 (Salerno, 1965).
Del F. viene ricordata l'ammissione alle Accademie di Firenze, Roma e Parma, avvenuta mentre si trovava a San Pietroburgo (Thieme-Becker).
Incerto l'anno e il luogo della morte, per alcuni avvenuta a Milano poco dopo il 1820 (De Boni, 1840).
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Roma, 30 Notai Capitolini, uff. 10 (Francesco Parchetti), 1809; Explication des ouvrages de peinture et dessins, sculpture, architecture et gravure des artistes vivants, Paris 1806, p. 35; S. Ticozzi, Diz. degli architetti scultori pittori, Milano 1831, II, p. 72; F. De Boni, Biografia degli artisti, Venezia 1840, p. 358; G. Hubert, Les scuipteurs italiens en France sous la révolution l'Empire et la restauration, Paris 1964, p. 13; L. Salerno, Palazzo Rondinini, Roma 1965, p. 286; Diz. encicl. Bolaffi dei pittori e degli incisori ital. dall'XI al XX secolo, Torino 1973, IV, p. 440; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XI, p. 534.