FERRATA, Giuseppe
Nacque a Gradoli (Viterbo) il 1º genn. 1865 da Paolo e Lucia Donati. Di famiglia di piccoli proprietari terrieri (cui daranno lustro Domenico Ferrata, futuro cardinale e primo segretario di Stato di papa Benedetto XV, e padre Angelo, procuratore generale degli agostiniani), a soli otto anni si esibì in pubblico con grande successo, rivelando un precocissimo talento che indusse la famiglia a inviarlo a Roma, ove, entrato come allievo interno nel liceo musicale di S. Cecilia, studiò pianoforte con G. Sgambati e composizione con A. Terziani.
Dopo aver conseguito nel 1885 i diplomi in composizione, pianoforte e organo, vinse una borsa di studio che gli consenti di partecipare per tre anni alle lezioni che F. Liszt tenne a Roma in occasione dei suoi numerosi soggiorni nella città ove contribuì ad anticipare il rinnovamento della vita musicale romana, poi attuato dallo Sgambati. Intorno al 1892, dopo aver intrapreso con successo una promettente carriera concertistica, il F. decise di trasferirsi negli Stati Uniti. Qui insegnò pianoforte nel Mount St. Mary's College di Emmitsburg, MD, poi al Greenville Female College di Greenville, S.C., e successivamente fu direttore del Beaver College of music di Pittsburgh. Trasferitosi nel 1919 a New Orleans., divenne insegnante e poi direttore del dipartimento di studi pianistici nel Newcomb College dell'università di Tulane.
All'attività di concertista e di didatta affiancò quella di compositore e nella duplice veste di compositore e pianista gli furono conferiti numerosi premi e riconoscimenti: premiato dall'Accademia di S. Cecilia, dalla Pittsburgh Art Society e dalla Saint Louis Art publications Society, si segnalò al concorso Sonzogno con l'opera Ilfuoruscito o Il bardo dell'Alpe, ricevendo lusinghieri riconoscimenti dalla commissione di cui facevano parte, tra gli altri, J. Massenet ed E. Humperdinck. Nel 1900 ricevette la laurea honoris causa dalla State University of New York.
Dal matrimonio con Maria Lagarde ebbe sette figli. Nel 1916 ottenne la cittadinanza statunitense. Morì il 28 marzo 1928 a New Orleans, inspiegabilmente dimenticato dalla stampa italiana che non pubblicò la notizia.
Dedicatosi alla composizione, scrisse soprattutto musica pianistica: per un elenco completo si rimanda al catalogo redatto da V. Raeli (1931). Musicista di formazione tipicamente europea, il F. fece conoscere la validità della tradizione culturale classico-romantica all'ambiente musicale di New Orleans, capitale del jazz e centro culturale in formazione e sensibile agli apporti europei. Compositore non geniale, ma garbato e comunque rigoroso, ha lasciato il meglio di sé nella produzione pianistica, ove - pur rifacendosi a stilemi dell'ultimo romanticismo e alla musica da salotto - rivelò buon gusto ed eleganza di scrittura. La sua composizione pianistica è caratterizzata da "chiarezza espressiva totalitaria; sostanziale musicalità sia nell'invenzione che negli sviluppi del tematismo; proporzione e connessione delle parti di ciascun pezzo; elevatezza e finitezza formale cosi per il gusto di fraseggiare e nel modulare come per eleganza di ritmi e per varietà e vaghezza di armonizzazione; eseguibilità non stentorea e di sicuro effetto, per conoscenza nell'autore di tutte le risorse dello strumento, pur nei passaggi di spinto virtuosismo e di ardito cromaticismo" (V. Raeli).
Fonti e Bibl.: Necrol. (di V. Raeli, in Riv. naz. d. musica, VII (1928), pp. 1558 ss.); V. Raeli, G. F., in Riv. musicale ital., XXXVIII (1931), pp. 591-598;R. Meloncelli, G. Sgambati e la vita musicale romana nell'ultimo Ottocento, in Studi romani, XXX (1982), 2, pp. 215 ss.; Italian-American history, a cura di G. E. Schiavo, New York 1947, pp. 323 s.;A. De Angelis, Diz. dei musicisti, pp. 31 ss.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 536; The International Cyclopedia of music and musicians, New York 1956, pp. 537 s.; H. Riemanns Musik Lexikon, Personenteil, p. 503;A. Della Corte-G.M. Gatti, Diz. di musica, p. 220; Baker's Biographical Dict. of musicians, p. 471; Encicl. della musica Ricordi, II, p. 185; Die Musik in Gesch. u. Gegenwart, XVI, coll. 215 s.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, II, Le biografie, p. 774.