BENZA, Giuseppe Elia
Uomo politico, nato a Porto Maurizio il 28 ottobre 1802, morto ivi il 20 aprile 1890. Fece gli studî di legge all'università di Genova, ov'ebbe condiscepoli G. Mazzini e i fratelli Ruffini, e con essi continuò anche in seguito ad avere relazioni di amicizia caldissima, cementata dalle comuni idealità di amor patrio e di studî letterarî. Collaborò nel 1828 all'Indicatore Genovese che era diventato palestra di quelle aspirazioni, poi (1829) all'Indicatore Livornese, stringendo così relazione col Guerrazzi e con Carlo Bini, che ne erano i principali sostenitori. Nel 1832 entrò a far parte della Giovine Italia, ed ebbe il pericoloso incarico di diffondere in Napoli quell'associazione. Durante le repressioni piemontesi del 1833 non ebbe a soffrire altro che il confino in patria, con l'obbligo di presentarsi ogni giorno alla polizia. Mantenne tuttavia relazioni con le madri del Mazzini e dei fratelli Ruffini, e per mezzo di esse con quegli esuli. Negli anni successivi esercitò l'avvocatura, pur coltivando gli studî letterarî, dei quali diede notevoli saggi nelle Letture popolari del Valerio e nel Subalpino del Montezemolo. Nel 1848 fu eletto deputato al Parlamento subalpino, ma l'anno dopo rinunziò al mandato, né più volle partecipare alla vita politica. Il Mazzini, pur tenendolo in considerazione come giovine d'alto sentire e di grande ingegno, gli rimproverava che più tardi si fosse isterilito nella soverchia analisi e nei conforti della vita domestica.
Bibl.: G. Faldella, I fratelli Ruffini. Storia della Giovine Italia (Torino 1985-97); A. Lazzari, Lettere inedite di Eleonora Ruffini a G. E. B., in Rass. storica del Risorgimento, 1916.