DEL MAJNO, Giuseppe
Nacque a Piacenza il 22 dic. 1801 da Luigi e da Margherita Rossi.
Avviato fin da fanciullo allo studio del violino, divenne in seguito allievo del violinista M. C. Borsani, allora direttore dell'orchestra del teatro piacentino e successivamente addetto all'orchestra ducale di Parma come spalla dei secondi violini. Sotto la guida del Borsani il D. compi rapidi progressi tanto che ancora giovanissimo ottenne il posto di spalla dei violini primi dell'orchestra stabile di Piacenza. In questa formazione orchestrale. stando a quanto attesta il Dedici, si produsse più volte anche come direttore; attività questa che sembra comunque essere stata del tutto occasionale e dettata da necessità contingenti (ad es. l'improvvisa assenza di un direttore già designato) dal momento che di essa non si trova più traccia nella sua successiva carriera artistica. Il 10 apr. 1829, a conferma della sua abilità di esecutore, venne chiamato a Parma nell'orchestra ducale per sostituirvi temporaneamente in qualità di prima viola F. Rolla. Alla morte di quest'ultimo, poi, il D. fu confermato nell'incarico a partire dal 31 genn. 1830, con lo stipendio annuo di lire 800 (egli conservò il posto fino al carnevale del 1881, per ben 51 anni).
Nel dicembre del 1836 su invito di F. Bona, delegato alla presidenza degli ospizi civili di Parma, il D. accettò di insegnare gratuitamente agli allievi della scuola del Carmine, primo embrione della futura Reale Scuola di musica parmense. Il 21 marzo 1840 con sovrano rescritto venne nominato insegnante effettivo di viola e violino nella suddetta scuola, carica che tenne fino alla morte. Dall'ottobre 1874 al novembre 1875 tenne poi la direzione della Regia Scuola di musica della quale, in quanto insegnante più anziano, fu nominato per diversi anni vicedirettore.
Il D. morì a Parma il 14 ag. 1883.
Violinista dotato e musicista di talento, tuttavia non intraprese mai una vera e propria carriera concertistica; la sua attività di esecutore infatti restò sempre limitata all'ambito della routine d'orchestra. Ben più rilevante fu invece il suo operato nel campo didattico. Insegnante scrupoloso e di "buon metodo", il D. può essere considerato il creatore della scuola di violino parmense. Pur non essendo possibile una valutazione anche sommaria delle caratteristiche e delle qualità dei metodi didattici impiegati (non avendo egli, a dispetto della sua lunga e intensa attività di insegnante, lasciato nulla di scritto), resta tuttavia a testimonianza della fruttuosità del suo operato una lunga lista di valenti esecutori, interpreti e compositori che furono tutti suoi allievi.
Bibl.: G.B. Janelli, Dizionario biografico dei parmigiani illustri, App. II, Parma 1884, pp. 26 ss.; G. Dacci, Cenni storici e statistici intorno alla Reale Scuola di musica in Parma, Parma 1888, pp.77 ss.; L. Mensi, Diz. biografico piacentino, Piacenza 1899, p. 160;E. Dedici, Il maestro G. D., in La Scure, 19nov. 1931; Piacenza musicale, a cura del Conservatorio "G. Nicoli", Piacenza 1940, p.65; A. Furlotti, Il R. Conservatorio di musica Arrigo Boito di Parma, Firenze 1942, pp. 25, 45, 63; Nuovo Diz. biog. piacentino, Piacenza 1987, p. 97;C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 249.