• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

DE PANICIS, Giuseppe

di Ugo Baldini - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 39 (1991)
  • Condividi

DE PANICIS (Panici), Giuseppe

Ugo Baldini

Nacque a Montorio al Vomano (Teramo) il 21 ag. 1708, da Nicola e Teresa Palmarini. Mancano dati sulla condizione della famiglia e sugli studi (l'unico certo è che si laureò in medicina); intrapreso un viaggio per l'Europa, per motivi che le fonti attribuiscono genericamente al desiderio di perfezionarsi nella professione, verso il 1734 si trovava a Varsavia, ove ebbe modo di porsi in evidenza curando con successo un congiunto del re Federico Augusto III. Se si deve credere alla fonte più dettagliata, lo storico teramano N. Palma il sovrano lo ricompensò in misura inusitata, nominandolo consigliere aulico, archiatra del Regno e del Granducato di Lituania (il Palma asserì di aver visto l'originale del diploma di nomina, datato 15 marzo 1735, presso gli eredi del D. a Montorio). Tuttavia il D. preferì lasciare quasi immediatamente la Polonia: nello stesso 1735 si trovava a Parigi, ove entrò in rapporti con mons. Silvio Valenti Gonzaga, nunzio apostolico a Bruxelles in procinto di trasferirsi a Madrid con lo stesso incarico. Molto probabilmente fu la protezione dello stesso Valenti a far ottenere al D., già nel gennaio del 1736, un incarico di "soprannumerario" (cioè straordinario) di medicina alla Sapienza di Roma, incarico che altrimenti sarebbe difficilmente giustificabile, data la giovane età, l'assenza di pubblicazioni e l'estraneità al mondo medico romano. Nel 1738, ancora come soprannumerario, entrò nel Collegio del protomedicato e nel 1744, morto il precedente cattedratico M. A. Marcangeli, divenne ordinario di botanica pratica. Nei corsi universitari romani di medicina questa materia si era ormai differenziata dalla botanica teorica, il cui insegnamento - ancora affidato a un cattedratico di medicina - si teneva in aula, mentre il corso affidato al D. si svolgeva nell'orto botanico (proprio allora rivitalizzato dalle riforme di papa Benedetto XIV) nei periodi di sospensione delle lezioni ordinarie.

La prolusione inaugurale del D., che venne stampata con una dedica al Valenti Gonzaga, divenuto segretario di Stato (Josephi De Panicis in Romano Archigymnasio botanices professoris, et archiatrorum Urbis socii. Oratio pro studiis botanicis habita in Horto Academico anno MDCCXLV, Romae 1745), rimasto l'unico suo scritto edito, traccia una storia della botanica di tono celebrativo, giungendo fino al contemporanei, e accenna ai problemi allora vivi nella disciplina. Interessa però maggiormente per i dati che se ne possono trarre circa il funzionamento dell'orto romano in quegli anni; se ne desume che sopra il D., la cui finzione di docente inglobava la direzione dell'orto, si ponevano due "protettori", cioè sovrintendenti, nelle persone di T. Antamori e dell'archiatra pontificio A. Leprotti. Inoltre il D. poteva valersi d'un coadiutore formatosi a Padova alla scuola di G. Pontedera, e inviato a Roma da questo su richiesta del Leprotti: si coglie in tal modo una delle vie di penetrazione della nuova botanica in quella che fino a poco prima era stata, anche in questo settore, una roccaforte del tradizionalismo biologico.

Nel nuovo incarico il D. formò un certo numero di validi allievi, ma la sua attività fu breve, per motivi di salute: già l'Oratio accenna a una precedente grave malattia dell'autore, e un documento d'archivio del 1746 (citato da Pirotta e Chiovenda) mostra che già in quella data egli si era ritirato dall'insegnamento, e quindi plausibilmente dalla direzione dell'orto (che nel febbraio 1747 era affidata al monaco vallombrosano F. Maratti). La malattia può anche spiegare perché dopo la prolusione il D. non pubblicasse alcuno scritto (tra le carte rimaste agli eredi il Palma trovò tre soli pareri medici).

Il D. morì a Roma il 26 o 27 febbr. 1747 e fu sepolto nella chiesa di S. Marco.

Bibl.: A vario materiale archiv. concernente il D. fanno riferimento sia il Renazzi sia il Pirotta e il Chiovenda. F. M. Renazzi, Storia dell'università degli studi di Roma detta comunemente la Sapienza, IV, Roma 1806, p. 93; N. Palma, Storia ecclesiastica e civile della città di Teramo, V, Teramo 1836, pp. 122 s.; C. Minieri Riccio, Memorie storiche, Napoli 1844, p. 252 (dipende interamente dal Palma); R. Pirotta-E. Chiovenda, Flora romana, Roma 1900, pp. 226-29.

Vedi anche
professore Titolo attribuito ai docenti universitari e agli insegnanti delle scuole secondarie. ● Il ruolo dei professore universitari si articola in due fasce: quella dei professore ordinari e quella dei professore associati. Il ruolo dei ricercatori universitari corrisponde a una terza fascia ‘di formazione’. ... nunzio Nella diplomazia pontificia, collettore delle decime imposte dalla Chiesa; dopo il Concilio di Trento, legato pontificio preposto alla direzione di una nunziatura apostolica. È quindi il rappresentante attraverso il quale il romano pontefice esercita il diritto di legazione sia nella sua forma esterna, ... università università Istituto scientifico e didattico di ordine superiore che ha potere di conferire un riconoscimento giuridico particolare a chi ha fruito dell’insegnamento impartito all’interno di esso dai docenti delle varie materie. 1. Le universita degli studi nella storia Nell’antichità classica non ... Madrid Città della Spagna (3.213.271 ab. nel 2008), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, ed è lambita a O e a SO dal fiume Manzanares. Posta a 580-696 m s.l.m., è la più elevata delle ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Istruzione e formazione
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali