Pittore italiano (Barletta 1846 - Saint-Germain-en-Laye 1884). Espulso nel 1863 dall'Accademia di Napoli, dove studiava con G. Smargiassi, si diede a dipingere dal vero a Portici. Attraverso A. Cecioni conobbe le idee e le opere dei macchiaioli. Fu a Firenze (1867) e nel 1872 si stabilì a Parigi. Si accostò allora alla pittura degli impressionisti, ma con un marcato accento di eleganza mondana; dipinse scene di vita parigina: la passeggiata al Bois de Boulogne, i campi di corse, ecc. A Parigi come a Londra (di questa città lasciò vedute di finissima intonazione coloristica) ebbe grande successo. Le sue qualità pittoriche emergono soprattutto nelle opere in cui è meno forte il carattere mondano: vie, piazze, lungofiumi di Parigi e Londra. Postumo fu pubblicato un volume di Notes et souvenirs du peintre Joseph de Nittis, 1895 (trad. it. Taccuino 1870-1884, 1964).