DANISE, Giuseppe
Nato a Napoli l'11 genn. 1883 da Enrico e da Pasqualina Capaldo. Iniziò gli studi di canto sotto la guida di L. Colonnese, continuandoli al conservatorio S. Pietro a Maiella con A. Petillo. Dotato di una bella voce baritonale, egli debuttò a Catania nel 1906 in Cavalleria rusticana di P. Mascagni; negli anni successivi cantò in Russia (1910-11), a Siena e Trieste (1912), al teatro Regio di Torino e al teatro Massimo di Palermo (1913), al teatro Costanzi di Roma (1914-15), ai teatri Coliseo e Colón di Buenos Aires e Municipal di San Paolo (1915). Il successo ottenuto al teatro alla Scala di Milano nella stagione 1915-16, in cui sostenne fra l'altro il ruolo del protagonista nella prima rappresentazione italiana del Principe Igor di A. Borodin, lo inserì fra i migliori baritoni di quel periodo. Dopo aver cantato ancora alla Scala (1916-17) e al Costanzi (1917-18), fu scritturato dal Metropolitan di New York per la stagione 1920-21: vi debuttò come Amonasro nell'Aida di G. Verdi il 17 nov. 1920 e nella stessa stagione fu particolarmente ammirato nel ruolo di Gérard nell'Andrea Chénier di U. Giordano. Il D. rimase al Metropolitan fino al 1932; rientrato in Italia, cantò nel 1932-33 alla Scala e al Regio di Torino, e nel 1933-34 ancora alla Scala: qui, in una rappresentazione del Trovatore di G. Verdi, la sua voce cominciò a dare segni di stanchezza, e dopo breve tempo il D. si ritirò dalle scene stabilendosi definitivamente a New York e dedicandosi all'insegnamento. Sposò dopo il 1946 la soprano brasiliana Bidù Sayao.
Morì a New York il 4 genn. 1963.
Ebbe voce scura e piuttosto monocromatica: secondo G. Lauri Volpi "la risonanza claustrale della voce, se gli dava una austera solennità di canto, non escludeva una certa monotonia... Ma la sua linea melodica ineccepibile ne fa un esemplare modello di nobiltà artistica nella legatura dei registri e negli intendimenti interpretativi" (Voci parallele, p. 171). Queste qualità ne fecero un ideale interprete del repertorio verdiano, da Ernani e Battaglia di Legnano a Rigoletto (che incise anche, nel 1917, su dischi "La Voce del Padrone", risultando, secondo R. Celletti, "Il Rigoletto più completo che si possa ascoltare in disco"), Trovatore, Traviata, Ballo in maschera, Forza del destino, Aida, e gli consentirono di affrontare con successo anche il repertorio preverdiano, da G. Spontini (Fernando Cortez, Milano, teatro alla Scala, 1916, prima rappresentazione moderna), a G. Rossini (Il barbiere di Siviglia, Guglielmo Tell) e G. Donizetti (Don Pasquale, Lucia, Favorita). Ma il repertorio del D. non ebbe quasi limitazionì: cantò infatti in opere di G. Meyerbeer (Ugonotti, Africana),R. Wagner (Crepuscolo degli dei, Lohengrin: in quest'ultima opera fu particolarmente ammirato al Regio di Torino nel 1933), C. Gounod (Faust), E. Lalo (Le roi d'Is), J. Massenet (Hérodiade, Le roi de Lahore, Le jongleur de Notre-Dame), C. Franck (Les béatitudes), M. Mussorgskij (La fiera di Sorocinski), A.Ponchielli (Gioconda), A.Catalani (Loreley), G. Puccini (Tosca, Fanciulla del West), U.Giordano (Andrea Chénier, Siberia), P.Mascagni (Cavalleria rusticana, L'amico Fritz), R. Leoncavallo (Pagliacci, Zazà), F. Cilea (Adriana Lecouvreur), R. Zandonai (Francesca da Rimini), I.Montemezzi (Giovanni Gallurese, L'amore dei tre re), E. Wolf Ferrari (I gioielli della Madonna). Partecipò inoltre alle prime rappresentazioni de Una tragedia fiorentina di M. Mariotti (Roma, teatro Costanzi, 3 apr. 1915); Il macigno di V. De Sabata (Milano, teatro alla Scala, 31 marzo 1917); Maria di Magdala di V. Michetti (Roma, teatro Costanzi, 5 marzo 1918).
Fonti e Bibl.: B. Gigli, Mem., Milano 1957, pp. 147, 180, 193, 196, 223, 280, 299; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, II, Cronol. completa degli spettacoli e dei concerti, a cura di G. Tintori, Milano 1964, pp. 73 s., 93 ss.; R. Celletti, Le grandi voci, Roma 1964, coll. 196 s.; I. Kolodin, The Metropolitan Opera. 1883-1966, New York 1968, pp. 72, 292, 295, 303, 312 s., 316, 319 s., 330, 337, 349, 359; E. De Mura, Enc. della canzone napoletana, II,Napoli 1969, p. 101; G. Lauri Volpi, Voci parallele, Bologna 1977, p. 171; V. Frajese, Dal Costanzi all'Opera, Roma 1978, III, pp. 92 s., 108, 110; IV, pp. 120 s., 129; Storia dell'opera, Torino 1977, III, 1, pp. 311, 411; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 237; Enc. dello Spett., IV,coll. 94 s.; Encicl. della musica Rizzoli-Ricordi, II, p. 239.