CHIANTORE, Giuseppe
Nacque a Cumiana (Torino) il 13 ottobre 1747 (doc. in Schede Vesme, p. 307). Studiò a Torino, quindi si stabilì a Savigliano divenendo stimato ritrattista. Si sposò a ventidue anni con una Giovanna Maria dalla quale ebbe Stefano, Dionigia (nata nel 1775) e Giuseppa (nata nel 1783).
Dalle fonti risulta che, oltre ai temi sacri, trattò soggetti storici, paesaggi, animali, fiori e frutta. In ogni caso di questa produzione non rimane attualmente nulla di reperibile. Sappiamo che il C. svolse attività di copista (anche con varianti) o, per usare un'espressione del Novellis, "inventò un metodo per simulare i vecchi dipinti i quali venivano comprati per quadri di classici autori". Alternò inoltre l'attività di pittore con quella di restauratore, alla quale avviò il figlio Stefano.
Delle opere citate, spesso in modo inesatto, dagli storici saviglianesi C. Novellis e C. Turletti, rimangono in Savigliano: il Gonfalone dell'Assunta nella Confraternita dell'Assunta, rovinatissimo; una tela con l'Ultima Cena in S. Pietro, copia della Coena Domini di G. A. Molineri sita in S. Maria della Pieve in Savigliano (in cattive condizioni e di qualità abbastanza scadente, riporta una scritta che compare nell'originale, alterata in parte e con data cambiata, 1767; attualmente il quadro, fino al 1953 nella cappella del Corpus Domini, è stato trasportato nella sacrestia); una Annunciazione su tela, di medie proporzioni, nell'ospedale della Sanità, di impronta manieristica, con rimandi a G. Claret (in buone condizioni, porta sul retro la dicitura "Ioseph Chiantor pinxit" e la data 1789); nella farmacia dello stesso ospedale, un affresco con l'Annunciazione;una Coena Domini, una Fuga in Egitto, una Crocifissione e una Madonna col Bambino, tele di grandi dimensioni, presso l'Ist. Sacra Famiglia; una Vergine con s. Rosa e altri santi, firmata e datata 1790, nella cappella del pal. Santarosa; tre tele con S. Lucia,S. Giorgio e S. Antonio, provenienti dall'antica cappella del Maresco, e una Immacolata, che si trovano in proprietà private. Nel santuario della Sanità, presso Savigliano, gli si attribuisce una Assunzione della Vergine.Infine a Foresto presso Cavallermaggiore, in S. Lorenzo Martire, si trova un S. Antonio abate, firm. "Ioseph Chiantore 1797". Fra le opere perdute, sempre in Savigliano, lo Stendardo di Nostra Donna del Carmine e l'ancona con la Vergine con s. Filippo e s. Ignazio (1790), già in S. Andrea e poi nel palazzo comunale.
Nel 1809 il C. risulta ancora attivo in Savigliano, nella chiesa di S. Maria Assunta. Poi si trasferì a Torino, dove già viveva il figlio. In collaborazione con questo eseguì due dipinti che figurarono all'esposizione tenuta a Torino nel 1812 per l'onomastico di Napoleone: La posa della prima pietra del ponte del Po,nel 1810,con vista della campagna e delle colline a est di Torino e Vista del nuovo ponte sul Po,della campagna e delle colline a est di Torino (Salon... 1812, p. 4).
Il C. morì a Torino nell'ottobre 1824.
Fonti e Bibl.: Salon de Beaux-Arts... à Turin... 1812, Turin 1812, p. 4; M. Paroletti, Turin et ses curiosités, Turin 1819, p. 381; C. Novellis, Storia di Savigliano, Torino 1844, p. 319; G.Casalis, Dizionario geografico..., XIX, Torino 1849, p. 555; C. Turletti, Storia di Savigliano, Savigliano 1883-85, II, pp. 860 s.; Schede Vesme, I, Torino 1963, pp. 306 ss.; A. Mortarotti, L'abbazia benedettina di S. Pietro in Savigliano, Savigliano 1969, p. 68; A. Olmo, Arte in Savigliano, Savigliano 1978, pp. 236 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 483.