CASSIERI, Giuseppe
Scrittore, nato a Rodi Garganico (Foggia) il 23 gennaio 1926. Laureato in lettere a Firenze, collabora a quotidiani (Il Messaggero, La Stampa) e ai programmi culturali della RAI. I suoi primi romanzi, di carattere autobiografico (Aria cupa, 1952) o dal più complesso intreccio romanzesco (Dove abita il prossimo, 1954; I delfini sulle tombe, 1958), risentono di un gusto neorealista di stampo meridionale, anche se già si palesa la tendenza a seguire strade proprie e autonome.
A partire dai racconti compresi in La siesta (1959), C. sceglie una chiave ironica, grottesca e dissacratrice per calare un'aspra denuncia morale in una rappresentazione fortemente satirica della società romana nelle sue ansie più meschine (La cocuzza, 1960), nella sua arroganza (Notturno d'albergo, 1961, ora in testo rielaborato, Roma sottovoce, 1978), nel suo vuoto di tensioni culturali e ideali (Il calcinaccio, 1962; Le trombe, 1965). Nella produzione successiva ha mantenuto sempre questa impronta di satira graffiante, sferzando manie private e pubbliche, pseudoculture diffuse dai mass-media, e aprendosi anche a nuove sollecitazioni espressive con un meditato e personalissimo avanguardismo (Andare a Liverpool, 1968; Offerta speciale, 1970; Le caste pareti, 1973; Ingannare l'attesa, 1979; L'uomo in cuffia, 1982; Diario di un convertito, 1986; I festeggiamenti, 1989). Stesso carattere satirico si ritrova nell'opera teatrale (quella precedente il 1975 raccolta nel volume L'amore glaciale, 1975, e soprattutto Un asino al patibolo, premio Flaiano per il teatro, 1980) e negli articoli e saggi, riuniti in Kulturmarket, 1977; Kulturmarket 2, 1980, e Letture di traverso, 1985.
Bibl.: G. Manacorda, Storia della letteratura italiana contemporanea, Roma 1967, pp. 326-27; R. Di Biasio, G. Cassieri, in I contemporanei, vi, Milano 1974, pp. 1775-91; E. Mazza, G. Cassieri, in Novecento. I contemporanei, ix, ivi 1979, pp. 8985-9006; G. Amoroso, G. Cassieri, in Letteratura italiana contemporanea, iv, Roma 1987, pp. 123-32; S. Caronia, ''Aria cupa''. Una costante psicografica della narrativa di Cassieri, in Letteratura italiana contemporanea, 24, maggio-agosto 1988.