CARRERA, Giuseppe
Nacque a Trapani, ma non è nota la data precisa della sua nascita. Fu figlio dello scultore Andrea e fratello minore di Vito, al seguito del quale probabilmente iniziò la sua attività di pittore. Dopo il matrimonio con l'alcamese Sigismonda Ciuffo nell'aprile del 1608, visse ad Alcamo fino al 1617, quando si trasferì a Palermo. Qui nel 1623 completò la serie dei ritratti dei re spagnoli ordinata dal viceré di Sicilia Filiberto di Savoia al fratello del C., Vito, e rimasti incompiuti per la sua morte. Altri lavori gli furono commissionati a Palermo per l'oratorio della Compagnia del Monte di pietà e per il sacerdote Francesco Graffeo di Alcamo, tutti però dispersi. Morì a Palermo nel 1630 circa.
Della sua attività quella che ci è pervenuta ed è documentata riguarda le opere eseguite per le chiese di Alcamo. Tra queste ricordiamo un S. Nicolò da Tolentino dipinto nel 1610 per la chiesa di S. Agostino, ma ora nell'antisacrestia della parrocchia dei SS. Paolo e Bartolomeo; una Ultima Cena eseguita per l'oratorio del S.S. Sacramento nel 1611, posta attualmente in una cappella del duomo di Alcamo; infine una Immacolata nella cappella omonima della chiesa di S. Francesco dei padri conventuali. Lavorò, anche per chiese di Castellammare del Golfo. Per Francesca d'Aragona e Balsano, principessa di Roccafiorita e signora di Alcamo, eseguì dei disegni per sette pezze di panno di paramento da ricamare con motivi vegetali e animali e figure umane, simili ad altre sette pezze di panno "imbordite seu recamate" con rappresentazioni di episodi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, già in possesso della principessa.
Fonti e Bibl.: P. M. Rocca, Docc. relativi a pitture di G. C., in Arch. stor. sic., VI (1881), pp. 99-104; Id., Nuovi doc. su G. C., ibid., IX(1884), pp. 224-240; F. De Felice, Arte del Trapanese, Palermo 1936, pp. 77-78;P. Sgadari di Lo Monaco, Pittori e scultori siciliani dal Seicento al primo Ottocento, Palermo 1940, ad vocem;U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 69.