CAMPORESE, Giuseppe
Architetto, nato a Roma nel 1763. morto nel 1822, figlio di Pietro il Vecchio (1726-1781) e fratello di Giulio (1754-1840). Scolaro di Pasquale Belli e del padre Pietro, costruì la chiesa di Genzano e quella di Carbognano, e con il fratello Giulio completò il duomo di Subiaco incominciato dal padre. Diresse i ponti e strade della Campagna romana e gli scavi dei Fori Romano e Traiano sul principio dell'Ottocento. Nel 1786 architetto del Vaticano, eseguì il museo di scultura, l'atrium, la sala della biga, l'ingresso alla galleria dei candelabri e quello in stile egiziano alla sala rotonda. Proclamata la Repubblica romana, perdette tale incarico e si dedicò a varî progetti in stile antico che incise e pubblicò. Altre sue opere sono: decorazione del secondo piano dell'ambasciata di Spagna, l'interno della chiesa e il chiostro di S. Maria in Monserrato e infine la decorazione della sala grande nel palazzo dei senaiori. Dal 1798 fu accademico di S. Luca.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911.