BROCCETTI (Brocetti), Giuseppe
Nacque a Firenze verso il 1684. Apprendista orefice presso C. Merlini, studiò disegno con A. Gherardini e S. Galeotti e poi scultura sotto la guida di G. B. Foggini. Nonostante il Gabburri scriva che "molte sono le sue opere in Marmo, e di Stucco per Firenze e per altre Città", le opere documentate sono relativamente poche, e anche meno quelle conservate.
Nel 1715, per la festa di s. Luca, il B. espose "una figura di terracotta" e altre opere non specificate nella chiesa della SS. Annunziata a Firenze. Nel 1719 eseguì su proprio disegno la cappella Riccardi nella chiesa di S. Pancrazio, con profusione di lavori in marmo, e l'anno successivo decorò in stucco la cappella del coro di S. Lucia sul Prato (ambedue a Firenze, ora distrutte). Nel 1722 collaborò alle decorazioni festive commissionate da Cosimo III per S. Lorenzo. Per la festa di s. Luca del 1724 il B., che figura fra i "festaioli professori", espose "un Ercole di marmo che rappresenta Ercole che scoppia Anteo": presumibilmente uno dei "gruppi di Marmo delle Forze d'Ercole" che egli avrebbe inviato in Inghilterra, ma che sono perduti. Il B. fu uno dei tanti scultori italiani incaricati di eseguire statue marmoree più grandi del naturale per la basilica di Mafra in Portogallo: sono sue quelle di S.Marco e S. Ambrogio, ritratti in pose contorte e alquanto scomode, con drappeggi cincischiati e svolazzanti, firmate e datate 1732; sono le sole opere documentate del B. in marmo tuttora conservate. Vecchie guide gli attribuiscono decorazioni in stucco, ora distrutte, nel coro della chiesa di S. Maria degli Angeli a Pistoia. Fu anche medaglista, ma ci è nota solo una medaglia da lui firmata: quella della cantante bolognese Faustina Bordoni, eseguita nel 1723, riprodotta in vari esemplari, con due diverse raffigurazioni sul rovescio (Allegoria della musica e Ulisse e le sirene).
Il B. morì, sempre secondo il Gabburri il 30 ag. 1733, "in età di anni 49 miserabile e mentecatto, per uno accidente di Gocciola". La stessa fonte gli attribuisce un allievo, Carlo Socci.
Fonti e Bibl.: Nota de' quadri che sono esposti per la festa di s. Luca, Firenze 1715, p. 10; Nota de' quadri che sono esposti per la festa di s. Luca, Firenze 1724, p. 17; Firenze, Bibl. Naz., cod. Pal. E. B. 9. 5: N. Gabburri, Vite di Pittori, ms. (1739), ff. 593, 1443; D. Moreni, Continuazione delle memorie istoriche... di s. Lorenzo, Firenze 1817, II, p. 97; F. Tolomei, Guida di Pistoia, Pistoia 1821, p. 128; L. Biadi, Notizie sulle antiche fabbriche di Firenze non terminate, Firenze 1824, p. 150; W. e E. Paatz, Die Kirchen von Florenz, II, Frankfurt-am-Main 1941, pp. 194, 623; IV, ibid. 1952, pp. 565, 566, 572; K. Lankheit, Florentinische Barockplastik, München 1952, pp. 181, 192, 224, 238; A. de Carvalho, A escultura em Mafra, Mafra 1956, p. 49; L. Forrer, Biograph. Dict. of Medalists, London 1904, I, p. 295; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 36.