BOTTAI, Giuseppe
Nato a Roma il 3 novembre 1895. Giornalista, studioso, uomo politico. Ha preso parte alla guerra 1915-1918 nei Reparti d'Assalto. Ha aderito al movimento spirituale del Futurismo ed è stato tra i fondatori dei Fasci italiani di combattimento (1919). Nel 1921 fu eletto deputato al Parlamento, ma non poté rimanervi, perché non aveva l'età richiesta. Nella Marcia su Roma (28 ottobre 1922) fu il comandante di una delle tre colonne rivoluzionarie che si diressero su Roma. Fu poi luogotenente generale della milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Rientrò alla Camera dei deputati nel 1924. Diresse il quotidiano L'Epoca e nel 1923 fondò la rivista Critica Fascista. Fu sottosegretario di stato al Ministero delle corporazioni, collaborando attivamente col ministro Mussolini all'organizzazione dello stesso ministero e alla formazione dell'ordinamento corporativo italiano e della Carta del lavoro, che ne contiene i principî ideali. Sotto la sua guida furono elaborati alcuni fra i provvedimenti basilari dell'ordinamento stesso: la legge sugli uffici di collocamento, quelle sui contributi sindacali, sull'organico del ministero, sul deposito e sulla pubblicazione dei contratti di lavoro, sulle controversie individuali di lavoro. Dal settembre 1929, quando il Ministero delle corporazioni veniva fuso con quello dell'economia nazionale, è ministro per le corporazioni, e ha presieduto all'elaborazione di altri importanti atti legislativi, fra cui notevole quello per il Consiglio nazionale delle corporazioni. Professore incaricato e dal luglio 1930 ordinario di politica corporativa nell'università di Pisa, ha contribuito dalla cattedra e con pubblicazioni alle dottrine fasciste.
Tra gli scritti principali ricordiamo: Non c'è paese (versi), San Remo 1921; Il Fascismo e l'Italia nuova, Roma 1923; La Reggenza di S. Marino, Roma 1923; Mussolini costruttore d'impero, Mantova 1926; La Carta del lavoro, Roma 1927, La Carta del lavoro (in collaborazione con Augusto Turati), Roma 1929; Esperienza corporativa 1926-28, Roma 1929; Esperienza corporativa 1929-30, Roma 1930.