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Billanovich, Giuseppe

di Enzo Esposito - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Billanovich, Giuseppe

Enzo Esposito

Filologo (Cittadella, Padova, 1913), professore di filologia medievale e umanistica presso l'università Cattolica di Milano. Tra i temi costanti delle sue ricerche, sempre fondate su una diretta esplorazione del manoscritto e uno studio attentissimo della tradizione classica e medievale, è quello delle relazioni culturali tra D., Petrarca e Boccaccio, in un vasto disegno del formarsi del nostro primo Umanesimo.

Il primo contributo, Boccaccio dettatore (in " Giorn. stor. " CXXI [1943] 109-133) tratta della trascrizione delle epistole dantesche Exulanti Pistoriensi e Domino Moroello marchioni Malaspinae, che il Boccaccio poi copia e varia esercitandosi come dettatore. Segue Dalla Commedia e dall'Amorosa visione ai Trionfi (ibid. CXXIII [1945-1946] 1-52), in cui è ricostruita la storia dell'offerta, da parte del Boccaccio al Petrarca, della Commedia e dell'Amorosa visione: come da tali opere venisse " improvviso un soffio a trarre una fiammata da faville che da lungo tempo covavano ". Di notevole importanza è il volume Prime ricerche dantesche (Roma 1947), comprendente tre saggi intitolati rispettivamente Nella cornice degli avari (contaminazione dell'invettiva di Persio con il lamento del salmista nei vv. 70-75 di Pg XIX), Nella tradizione del De vulgari Eloquentia (si stabilisce che il Trivulziano e il codice di Grenoble, legati da una parentela intima, furono copiati a Padova da uno stesso esemplare tra la fine del '300 e i primi del '400) e La leggenda dantesca del Boccaccio (si sostiene che la lettera di Ilario è opera del Boccaccio stesso, scritta con intenti rettorici, preannunzio prossimo delle cento novelle, mentre la dimostrazione sufficientemente dialettica del Trattatello è manifestamente al di là del Decameron). Quest'ultimo saggio è rielaborato in La leggenda dantesca del Boccaccio. Dalla lettera di Ilario al Trattatello in laude di D. (in " Studi d. " XXVIII [1949] 45-144). Sempre sulle correlazioni culturali fra i tre grandi scrittori si sofferma lo studio su La traduzione del " Liber de dictis philosophorum antiquorum " e la cultura di D., del Petrarca e del Boccaccio, in " Studi petrarcheschi " I (1948) 111-123. Gl'interventi più recenti sono: Giovanni del Virgilio, Pietro da Moglio, Francesco da Fiano, in " Italia medievale e umanistica " VI (1963) 203-234, e VII (1964) 279-324 (da una postilla a Off. I III 8 scritta da Francesco da Fiano, si ricava la notizia che Pietro da Moglio commentò nello Studio di Bologna tra il 1369 e il 1371 le bucoliche di D. e del Petrarca); Da D. al Petrarca, in Adunanze straordinarie per il conferimento dei premi della Fondazione A. Feltrinelli. Accademia Nazionale dei Lincei, I (1966), fasc. 3, 61-67; e Tra D. e Petrarca. Umanesimo a Padova e a Verona e umanesimo a Avignone, in Atti del Congresso internazionale di studi danteschi, II, Firenze 1966, 349-376 (fissati i centri del primo umanesimo tra Verona, Avignone e Padova, viene delineata in una fitta rete di corrispondenze letterarie la diversità degl'interessi tra la generazione dantesca e quella di Petrarca e Boccaccio).

Vedi anche
Carlo Dionisòtti Dionisòtti ‹-ʃ-› (propr. Dionisòtti-Casalóne), Carlo. - Critico letterario italiano (Torino 1908 - Londra 1998). Italianista tra i più autorevoli, filologo, si è dedicato in prevalenza al Quattrocento e al Cinquecento. Vita. Professore nelle scuole secondarie dal 1932, dal 1937 al 1941 è stato segretario ... Niccolò Acciaiuòli Gran siniscalco del Regno di Sicilia (Montegufoni, Val di Pesa, 1310 - Napoli 1365). Consigliere di Roberto, re di Sicilia, e dei suoi successori, raggiunse un'enorme potenza politica ed economica. Vita e attività. Da Firenze recatosi a Napoli, nel 1331, per dirigervi la succursale della compagnia bancaria ... Francesco Petrarca Petrarca (lat. Petrarca), Francesco. - Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà Petrarca, Francesco, tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali ... Giovanni Pózzi Filologo (Locarno 1923 - Lugano 2002), minore cappuccino; allievo di G. Billanovich e G. Contini all'univ. di Friburgo, dove insegnò letteratura italiana dal 1960 al 1988. Oltre a saggi di storiografia e critica letteraria (Saggio sullo stile dell'oratoria sacra nel Seicento, 1954; La rosa in mano al ...
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    Filologo italiano (Cittadella 1913 - Padova 2000); dal 1950 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Friburgo, in Svizzera, e dal 1955 di filologia medievale e umanistica nell'univ. cattolica di Milano; socio nazionale dei Lincei (1988). Tra le opere: Lo scrittoio del Petrarca (1947); Restauri boccacceschi ...
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