BIANCHETTI, Giuseppe
Nato a Onigo (Treviso) il 20 luglio 1791, esercitò dapprima l'avvocatura a Treviso, poi si dedicò alla filosofia e alle lettere. Fondò nel 1821 il Giornale di Treviso, che nel 1829 e 1830 diresse e scrisse quasi da solo. Rifiutata la cattedra di letteratura italiana all'università di Padova offertagli dall'Austria, diresse per qualche tempo la Biblioteca civica di Treviso. Nel 1867 fu assunto al senato del regno; morì il 21 dicembre 1872. Letterato, filosofo, ardente patriota, tutti i suoi scritti così di critica come di varia letteratura ispirò ad alti e nobili sensi. Fu classicista e purista ragionevole, ammirando del pari il Manzoni e il Giordani. Notevoli i Discorsi dello Scrittore italiano (Treviso 1836). I quattro libri Degli uomini di lettere e i due saggi Dei lettori e dei parlatori compirono la trattazione di questo soggetto. Il garbo, il buon senso e la varia cultura son pregi anche dei minori scritti di lui.
Bibl.: V. De Castro, G. Bianchetti e i suoi tempi, Treviso 1876; G. Gambarin, La critica letteraria di L. Carrer e di G. Bianchetti, in Rivista d'Italia, dicembre 1913; L. Ogniben, Della vita e delle opere di G. Bianchetti, Treviso 1914.