Letterato (San Biagio della Cima 1772 - Milano 1824); professore d'eloquenza a Bologna e a Torino; poeta storico-allegorico (si ricorda soprattutto il Camillo, poema in ottave d'intonazione politica) e tragediografo (Ifigenia, Sofonisba), noto soprattutto per la polemica (1821) con G. Perticari (Lettere di Panfilo a Polifilo sopra l'Apologia del libro della Volgare Eloquenza) alla quale partecipò anche V. Monti, cui però il B. non volle replicare.