BERTOLONI, Giuseppe
Figlio di Antonio e Maddalena Fenucci, nacque il 16 sett. 1804 a Sarzana, si laureò in medicina a Bologna il 7 giugno 1828; fu nominato, l'anno successivo, professore sostituto nella facoltà medico-chirurgica, per la cattedra di chimica, botanica, farmacia e materia medica, con diritto di successione alla prima cattedra vacante. Nel febbraio 1837, lasciata il padre la cattedra di botanica, gli successe. Nel 1833 il B. era divenuto membro del collegio medico-chirurgico bolognese, e il 31 maggio 1838 fu nominato accademico benedettino dell'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna. Con decreto regio del 18 genn. 1863 era confermato professore ordinario di botanica con diritto di appartenere alla facoltà medico-chirurgica e alla facoltà di matematica e scienze naturali.
Il B. mise insieme materiale per tre ricchissime collezioni: una raccolta entomologica nella quale si trovavano rarissimi insetti del Mozambico, che ottenne da un suo corrispondente ed amico e che oggi è conservata nel Museo di zoologia dell'università di Bologna; un erbario della flora bolognese, che egli raccolse in circa quarant'anni, ricco di specie e generi, con uno studio particolare delle località ove si trovavano le piante; un altro erbario di piante esotiche coltivate e spontanee, già iniziato dal padre ed arricchito con doni dei più illustri botanici del tempo. Questi erbari sono classificati con il metodo De Candolle.
Il B. si dedicò anche all'agricoltura, preoccupandosi di diffondere le moderne pratiche agricole e di elevare il livello della qualità e della produzione della frutta nel Bolognese.
Lo studio più importante del B. fu quello intorno alla flora dei Monti di Porretta (La vegetazione dei Monti di Porretta,Bologna 1867):in esso descrive le piante spontanee e coltivate, la topografia della zona, la natura del terreno; discute la coltivazione, i commerci e l'utilizzazione dei prodotti del Porrettano, ed aggiunge un ampio studio sui legnami per fabbricazione e sulla preparazione del carbone dolce dal castagno e del carbon forte dal carpino, dal faggio e dalla quercia.
Il B. morì a Bologna il 15 dicembre del 1878.
Opere: Esposiz. di due fatti dai quali i geologi possono trar lumi per spiegare l'oscura origine dei gesso idrato dalle colline bolognesi,Bologna 1837; Not. intorno a cose naturali osservate nei monti ital. e giudicate una parte utile per se stesse e le altre interessanti gli studiosi della geologia e della botanica, in Mem. dell'Accad. delle scienze dell'Ist. di Bologna,s.2, III (1864), pp. 201-217, 218-244; La vegetaz. dei Monti di Porretta e dei suoi prodotti vegetali,Bologna 1867; Descriz. di quattro diverse specie di insetti nocivi ai pini e agli abeti,in Mem. dell'Acc. delle scienze d. Ist. di Bologna,s. 3, IX (1878), pp. 181-197.
Bibl.: G. Sforza, necrologio, in Giornale storico della Lunigiana, III (1911), pp. 128-145.