Sacerdote (Bra 1786 - Chieri 1842). Si dedicò dapprima alla cura d'anime, poi, già quarantenne, all'assistenza dei derelitti; nel 1827 aprì a Torino la Casa della volta rossa, per ammalati e infelici. Scoppiato il colera del 1831, la casa si dimostrò inadeguata; l'anno seguente il Cottolengo fondò nella regione di Valdocco la Piccola casa della Divina Provvidenza, ampliatasi poi fino a diventare un vasto complesso con molte migliaia di persone, che ricovera ammalati, orfani, bambini anormali, sordomuti, minorati psichici, ecc. Vi sono annessi un seminario e una scuola-convitto per religiose infermiere. Per l'assistenza agli infermi, nella casa e fuori, G. istituì le Figlie di s. Vincenzo (dette vincenzine o cottolenghine) e altre cinque comunità religiose femminili, nonché tre comunità maschili: Fratelli di s. Vincenzo de' Paoli, Eremiti di s. Romualdo, Preti della Santissima Trinità, oltre al reparto giovanile dei Tommasini o aspiranti al sacerdozio. Fu beatificato nel 1917, canonizzato nel 1934; festa, 30 aprile.