Astronomo (Roma 1887 - ivi 1958), figlio di Mariano; socio naz. dei Lincei (1928) e accademico pontificio (1936), prof. di meccanica razionale a Torino (1915) e Padova (1919), di meccanica celeste a Pisa (1920); dal 1922 prof. di astronomia all'univ. di Roma e direttore dell'osserv. astronomico di Monte Mario, che ha dotato di una torre solare (1950), di una succursale a Monteporzio (Roma) e di una stazione astrofisica a Campo Imperatore sul Gran Sasso. È stato un cultore di meccanica celeste, tra i maggiori del suo tempo, portando fondamentali contributi alla risoluzione del problema dei due corpi con masse variabili, alla regolarizzazione del problema degli n corpi, alla dinamica stellare, alla cosmologia; si è occupato anche di astronomia pratica. Valente didatta, scrisse un Corso di meccanica razionale (1921) e un Trattato di astronomia siderale (3 voll., 1928-36); tra le altre opere: Stelle (1931); I fondamenti scientifici dell'astronomia (1946); I fondamenti scientifici dell'astrofisica (1953).