CERUTTI, Giuseppe Antonio Gioacchino
Nato il 13 giugno 1738 in Torino, morto a Parigi il 3 febbraio 1792. Nel 1753 entrò nella Compagnia di Gesù a Torino, si trasferì dopo alcuni anni a Lione a insegnarvi retorica, ma nel 1767 abbandonò la compagnia alla cui difesa aveva tuttavia contribuito con un'Apologia (1762). L'apostasia nocque alla sua riputazione, così che fu costretto ad uscire dalla Francia, né pare sia estraneo a tutto quel che di poco onorevole gli fu imputato, l'amore ricambiato che egli nutrì per la contessa di Tessé. Ritornato a Parigi dopo la soppressione della Compagnia, riprese la penna nel 1783; ebbe parte non ultima nella fioritura di scritti, che agitò l'opinione pubblica in seguito alla convocazione dell'assemblea dei notabili (1788). Scrisse un Mémoire pour le peuple français in cui auspicava la convocazione di un'assemblea nella quale al Terzo stato fosse assegnato il posto che gli competeva. Collaboratore di Mirabeau, fu tra i segretarî che gli preparavano materiale per discorsi; ne lesse poi l'elogio funebre. Fu membro dell'amministrazione del dipartimento della Senna, deputato e segretario nella Legislativa, dove parlò una sola volta, il 4 ottobre 1791, per far votare i ringraziamenti alla Costituente. Scrisse molte opere sugli argomenti più disparati, come discorsi accademici e politici, opere in versi sull'agricoltura e sul gioco degli scacchi.
Bibl.: De Bachaumont, Mémoires secrests pour servir à l'histoire de la république des lettres en France, Londra 1777, III, p. 217; Quérard, La France littéraire, Parigi 1828, II, p. 101; Aulard, Un pamphlet de Cerutti, in La Révolution française, XV (1888), p. 55 segg.,. con la ristampa del Mémoire pour le peuple français; C. Sommervogel, Bibliothèque des écrivains de la Compagnie de Jésus, Parigi-Bruxelles 1891, s. v.