BORGESE, Giuseppe Antonio (VII, p. 468)
Scrittore. Avverso al regime fascista, lasciò nel 1931 l'Italia per gli Stati Uniti, di cui prese in seguito la cittadinanza e dove, dal 1936, insegna letteratura italiana nella università di Chicago.
La sua attività, in questi anni, dal campo della narrativa e dell'arte si è svolta di nuovo a quella della critica, e specialmente allo studio di problemi politici e sociali contemporanei. L'ultimo libro del B. pubblicato in Italia, Poetica dell'Unità (Milano 1934), ribadisce, in polemica col Croce e con i crociani, principî antiframmentarî e "costruttivi", richiamantisi con forti accentuazioni romantiche e irrazionali, a certo suo originario desanctisismo. Fra i libri scritti direttamente in inglese e pubblicati negli Stati Uniti (Goliath, 1937; The City of Man, in collaborazione con altri, 1940; Common Cause, 1943), largo successo ha ivi ottenuto il primo (trad. it., Golia, marcia del fascismo, Milano 1946), che ricerca i precedenti di questo fenomeno politico nel carattere degli Italiani, nella loro storia e cultura: opera piena di foga polemica, di ritratti e scorci vigorosi, di giudizî caustici ma anche temerarî, ché l'"orgoglio dell'esule" fa velo, spesso, ad una equanime comprensione di età, uomini e cose.
Bibl.: G. Ravegnani, I contemporanei, I, Torino 1930, pp. 113-40; G. Marzot, in Civiltà moderna, 1932, pp. 460-66; L. Russo, La critica letteraria contemp., II, Bari 1942, pp. 212-16, 225-29, 254-68, 272-94; A. Bocelli, in Il Tempo, Roma, 10 ottobre 1946; B. Croce, Rancori letterari, ecc., in La Rass. d'It., gennaio 1947 (cfr. la replica del B., ibid., maggio 1947).