ANTONELLI, Giuseppe
Celebre editore e tipografo, nato a Venezia nel 1793. La sua famiglia, oriunda di Spoleto, si era trasferita a Venezia sul principio del secolo. Nel 1808, mortogli il padre, l'A. provvide a mantenere la madre e la famiglia e, pur essendo in lui sempre vivo il desiderio di dedicarsi all'arte tipografica, dovette sobbarcarsi dapprima alle più modeste mansioni. Ma appena fu in grado di aprire un'officina, seppe darle tale sviluppo da meritare, nel 1829, una medaglia d'argento del governo, accompagnata da un alto elogio per l'opera da lui svolta. In verità, sin da qualche anno prima, il suo stabilimento tipografico, nel quale lavoravano parecchie centinaia di operai, provveduti di mezzi meccanici per allora perfezionatissimi, era da annoverarsi tra i primi d'Italia e divenne poi, in breve volger d'anni, tra i migliori d'Europa; e officine minori egli anche stabilì a Ferrara, a Verona, a Padova. Le edizioni dell'A. furono innumerevoli, e il suo nome è legato, oltre che a collezioni pregevoli e a pubblicazioni culturali di grande importanza, all'invenzione di alcuni processi tipografici, quali la cosiddetta controprovî litografica, adoperata soprattutto per riprodurre i disegni simmetrici complicati, e all'introduzione in Italia delle prove galvanoplastiche e dell'elettrotipia. Tra le opere più notevoli da lui pubblicate sono specialmente da ricordare: un'edizione dantesca commentata da Niccolò Tommaseo, la Nuova biblioteca degli Scrittori latini (pubblicata nel 1848), e una serie di enciclopedie, tra cui particolarmente riuscita quella geografica. Morì il 20 dicembre 1861.
Bibl.: R. Fulin, Elogio del cav. G. A. tipografo, Venezia 1862.